Caldo d’ottobre, non è un buon segno: cosa si rischia a novembre

L'”ottobrata” che ha investito l’Italia nelle ultime tre settimane è destinata a durare fino alla fine del mese: le temperature continueranno ad essere sensibilmente più alte rispetto alla media climatica del periodo, mentre le precipitazioni scarseggeranno salvo sporadici fenomeni di breve durata al nord.

ottobre caldo conseguenze
Termometro (Foto Instagram – Modifica Orizzontenergia.it)

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Il cosiddetto “bel tempo”, quindi, la farà da padrone fino a novembre, quando in alcune aree del Paese potremmo però assistere all’altro lato della medaglia: a causa dell’alta pressione in queste settimane si stanno ulteriormente surriscaldando le acque del Mar Mediterraneo, e l’impatto con le masse di aria ferma che giocoforza arriveranno potrebbe dar luogo a fenomeni meteo molto intensi e localizzati, persino a cicloni mediterranei (o medicane) che – si spera – nel loro transito non tocchino la terra ferma.

Come sarà il prossimo novembre?

conseguenze meteo novembre
Mare (Foto Instagram – Modifica Orizzontenergia.it)

Secondo il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare a causare questo anomalo caldo è dovuto alla persistenza delle alte pressioni. In più l’anticiclone non consente la formazione di pioggia. E qui si crea una prima anomalia: le precipitazioni sono al di sotto dei valori medi del periodo. Le uniche piogge, di passaggio, previste sarebbero di modesta entità e localizzate solo al nord.

Ancora per 7/10 giorni ci saranno fasi alterne di sole e passaggi nuvolosi al nord, con sporadiche piogge. Al centrosud invece le temperature saranno superiori alle medie del periodo. Poi, da novembre, certamente la situazione cambierà.

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A ulteriore conferma di ciò ci sono le proiezioni del Centro Europeo e di AccuWeather, che pongono l’attenzione in particolare sull’Italia per il serio rischio di eventi alluvionali. Il periodo tra ottobre e novembre potrebbe risultare alquanto delicato proprio a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d’aria completamente diverse: gli ultimi caldi da una parte e i primi affondi freddi in discesa dal Nord Europa dall’altra. Con questo tipo di dinamica atmosferica a maggior rischio potrebbero essere le regioni del Centro-Nord. La cronaca del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, alluvioni lampo e forti temporali. La novità che emerge dagli ultimi aggiornamenti riguarda soprattutto il tema delle temperature.

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on se la passerà meglio nemmeno il resto del Vecchio Continente: nei prossimi mesi è previsto che da 1 a 3 tempeste tropicali raggiungano le Isole Britanniche, la Spagna nord-occidentale e il Portogallo provocando precipitazioni abbondanti e mareggiate lungo le coste più esposte.
Farà caldo con temperature ben sopra le medie climatiche di riferimento invece sull’Europa orientale dove permarrà un campo di alta pressione insolitamente coriaceo.