L'”ottobrata” che ha investito l’Italia nelle ultime tre settimane è destinata a durare fino alla fine del mese: le temperature continueranno ad essere sensibilmente più alte rispetto alla media climatica del periodo, mentre le precipitazioni scarseggeranno salvo sporadici fenomeni di breve durata al nord.
![ottobre caldo conseguenze](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/10/Termometro-1.jpg)
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Il cosiddetto “bel tempo”, quindi, la farà da padrone fino a novembre, quando in alcune aree del Paese potremmo però assistere all’altro lato della medaglia: a causa dell’alta pressione in queste settimane si stanno ulteriormente surriscaldando le acque del Mar Mediterraneo, e l’impatto con le masse di aria ferma che giocoforza arriveranno potrebbe dar luogo a fenomeni meteo molto intensi e localizzati, persino a cicloni mediterranei (o medicane) che – si spera – nel loro transito non tocchino la terra ferma.
Come sarà il prossimo novembre?
![conseguenze meteo novembre](https://www.orizzontenergia.it/wp-content/uploads/2022/10/Mare.jpg)
Secondo il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare a causare questo anomalo caldo è dovuto alla persistenza delle alte pressioni. In più l’anticiclone non consente la formazione di pioggia. E qui si crea una prima anomalia: le precipitazioni sono al di sotto dei valori medi del periodo. Le uniche piogge, di passaggio, previste sarebbero di modesta entità e localizzate solo al nord.
Ancora per 7/10 giorni ci saranno fasi alterne di sole e passaggi nuvolosi al nord, con sporadiche piogge. Al centrosud invece le temperature saranno superiori alle medie del periodo. Poi, da novembre, certamente la situazione cambierà.
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A ulteriore conferma di ciò ci sono le proiezioni del Centro Europeo e di AccuWeather, che pongono l’attenzione in particolare sull’Italia per il serio rischio di eventi alluvionali. Il periodo tra ottobre e novembre potrebbe risultare alquanto delicato proprio a causa dei forti contrasti che si vengono a creare tra masse d’aria completamente diverse: gli ultimi caldi da una parte e i primi affondi freddi in discesa dal Nord Europa dall’altra. Con questo tipo di dinamica atmosferica a maggior rischio potrebbero essere le regioni del Centro-Nord. La cronaca del recente passato è ricca purtroppo di eventi alluvionali improvvisi in grado di provocare frane, alluvioni lampo e forti temporali. La novità che emerge dagli ultimi aggiornamenti riguarda soprattutto il tema delle temperature.
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on se la passerà meglio nemmeno il resto del Vecchio Continente: nei prossimi mesi è previsto che da 1 a 3 tempeste tropicali raggiungano le Isole Britanniche, la Spagna nord-occidentale e il Portogallo provocando precipitazioni abbondanti e mareggiate lungo le coste più esposte.
Farà caldo con temperature ben sopra le medie climatiche di riferimento invece sull’Europa orientale dove permarrà un campo di alta pressione insolitamente coriaceo.