Casa produce 6 volte più energia rispetto al suo consumo: come fa?

Produrre più energia di quella che si consuma è un vantaggio indiscusso e auspicabile: vediamo di cosa si tratta

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Case a produzione energetica autonoma (foto da Facebook, collage di orizzontenergia.it)

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La transizione energetica in atto nel mondo si compone di più iniziative, azioni e innovazioni. La ricerca e lo sviluppo volgono all’implementazione delle energie rinnovabili con l’obbiettivo dichiarato di arrivare alla decarbonizzazione il più velocemente possibile. Da un lato la preoccupazione per la salute del nostro Pianeta e dall’altro la necessità di contrastare i rincari dei prezzi attraverso la produzione di energia elettrica pulita.

Le politiche stanno incentivando sempre più l’adeguamento all’efficientamento energetico, consentendo ai cittadini di effettuare interventi concepiti per rendere le nostre abitazioni autonome dal punto di vista di produzione di energia e contemporaneamente di ridurre le emissioni di Co2.

Le case del futuro a produzione energetica autonoma

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Modellino casa a produzione energetica autonoma (foto da Facebook)

Le case del futuro sono già pronte. Abitazioni coibentate e fornite di tutte le tecnologie in grado di ridurre i consumi energetici e soprattutto di auto produrre energia. Vengono definite “case passive” e sposano due concetti green fondamentali: la sostenibilità ecologica e quella economica, coprendo il proprio fabbisogno energetico con una minima fonte rinnovabile.

Per ottenere questi strabilianti risultati si deve partire dall’involucro esterno, considerato come un guscio protettivo che impedisca al caldo e al freddo di entrare nelle nostre case. In questo modo è possibile ridurre i consumi a monte indipendentemente dalla fonte di energia. Se poi si dota l’abitazione di tecnologia impiantistica a basso consumo e alimentata da fonti di energia rinnovabile, il gioco è fatto.

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E’ il caso di un immobile a Poschiavo, un comune svizzero nella regione Bernina del Canton Grigioni. La casa è totalmente coibentata, dotata di bollitore per l’acqua calda e di impianti fotovoltaici integrati su tutte le facciate e sul tetto. Si parla di ben 435 moduli distribuiti su tutta la superficie verticale e orizzontale dell’edificio.

La produzione di energia arriva a registrare 45mila kWh/a contro un consumo effettivo di 7.400 kWh/a. Grazie anche all’esposizione e all’orientamento, gli impianti installati producono energia durante tutto l’anno senza interruzioni. Chiaramente sono fondamentali per la migliore esposizione possibile anche l’inclinazione del tetto, la tipologia di infissi, progettati a regola d’arte.

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Raggiunto quindi un alto efficientamento energetico, tenendo conto anche di un certo senso estetico, l’abitazione rispecchia tutti i criteri e i parametri richiesti per una casa del futuro. Sarà in grado non solo di essere completamente autosufficiente a livello energetico, ma addirittura di produrre più energia del suo fabbisogno annuale.

Il mix di tecnologie verdi oggi disponibili consente di ottenere la riduzione dei consumi con una produzione eccedente di energia da immettere sulla rete. In questo modo la casa del futuro potrà contribuire al fabbisogno energetico del proprio paese, città, nazione, dando una notevole svolta all’indipendenza energetica a cui i paesi aspirano, per primo l’Italia.