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Oasi nel deserto, cosa sono e come si formano

Nei deserti esistono punti importanti chiamati oasi e sono dei veri e propri luoghi di salvezza per le persone del posto

Piccola oasi nel deserto (Foto di gabriellaorosz-Pixabay)

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Siamo abituati a vedere le oasi nei deserti da film o cartoni animati per bambini. Oppure ne abbiamo sentiti parlare o letto nei libri di avventura, ma in natura esistono e sono molto importanti per le popolazioni che vivono in quei luoghi.

L’oasi è una piccola o grande aerea ricca di acqua e vegetazione isolata in mezzo al deserto. Il termine deriva dal greco oasis, dall’egiziano whi. La sua posizione è importantissima per le rotte commerciali e di trasporto nelle zone desertiche.

Ma come si formano le oasi?

Oasi nel deserto Huacachina (Foto di Edward Quispe Collado-Pixabay)

In genere le oasi nascono per la presenza di una sorgente di acqua. Questa si forma quando una falda freatica incontra una depressione nel terreno. La falda ha origine nelle rocce del sottosuolo, ed è una risorsa idrica molto importante, in particolare nelle zone desertiche.

La sabbia si impregna di acqua e sale in superficie, dando così vita ad una sorgente. Ma le oasi lussureggianti che vediamo nei film o leggiamo nei libri sono opera dell’uomo. Essendo punti fondamentali per chi viaggia, l’agricoltura ha giocato un ruolo molto importante per mantenere e migliorare l’ecosistema.

La loro formazione risale già nel periodo neolitico dove, popolazioni indigene si insediarono sugli altipiani trovando riparo nelle grotte e, per recuperare l’acqua potabile utilizzarono il metodo della percolazione ed iniziarono a coltivare i primi giardini, cominciando con la coltivazione della pianta da dattero.

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Nel 2000 a.C., le oasi sono già luoghi fertili e conosciuti. Abitati in modo stabile da persone del luogo e considerati il granaio dell’antico regno. Nel 440 a.C., Erodoto, in viaggio in quelle terre, scrive nelle sue Storie di luoghi fertili nel deserto chiamati wehe.

E’ grazie, poi, all’ intervento dell’uomo, molte di queste oasi sarebbero scomparse sprofondando sotto le tempeste di sabbia o prosciugandosi. In alcune di esse, infatti, soprattutto quelle con una buona superficie, hanno dato vita a veri e propri insediamenti umani.

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Chi vive in questi luoghi ha concentrato le coltivazioni su palme da dattero, ortaggi quali i peperoni, zucchine, melanzane, e alcuni frutti come le albicocche, i fichi, le arance e i melograni. Le coltivazioni sono fatte a strati, in modo da preservare il terreno dai raggi solari.

Una delle oasi più famosa e conosciuta è quella di Siwa in Egitto. Ha una superficie di 60 – 80 Km2. Le oasi si trovano soprattutto nel Sahara, in Arabia e nel deserto dell’Asia centrale. Ne esiste una anche in Perù, il villaggio di Huacachina che, per molti anni, è stata una meta turistica molto gettonata ed apprezzata, e che ora sta scomparendo.

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