Sansevieria, più conosciuta come “lingua della suocera”: ecco come salvarla nel momento di sofferenza. Occhio a questi segnali
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Hai una sansevieria in casa e ti stai rendendo conto che c’è qualcosa che non va? Si tratta di una pianta sempreverde da appartamento molto amata per il suo essere semplice ma elegante con le sue foglie lunghe, dritte ma anche appuntite, un po’ come delle lingue. È conosciuta, infatti, proprio per questo come “lingua della suocera”.
Se la tua pianta sta per marcire è ovvio che c’è qualcosa che non va ma tu puoi capirlo subito da alcuni piccoli dettagli o meglio segni che la pianta manda per dire che sta soffrendo. Se fai caso a questi vedrai che puoi ancora salvarla. Nella nostra guida ti spieghiamo tutto.
Sansevieria, marciume? Ecco da cosa dipende
La “lingua della suocera” è una pianta molto resistente, motivo per il quale si regala spesso anche a chi non ha proprio il pollice verde. C’è solo un piccolo problema che potrebbe farla soffrire: l’umidità del suolo. Dare troppa acqua alla sansevieria significa portare la pianta verso il marciume e non solo.
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Ma come fare ad accorgersene? Ci sono alcuni segni che ti dicono che stai sbagliando e che stai dando troppa acqua alla tua pianta. In primis sono le foglie a parlarti. Esse infatti vengono danneggiate in modo strutturale dall’acqua in eccesso e via via muoiono. Diventano prima molli e non sono più forti e robuste per stare in piedi.
Il marciume attacca anche le radici per via della formazione di funghi ed infezioni dei batteri che proliferano per via del terremo sempre umido e attaccano la parte interrata della pianta che lentamente muore. Come capirlo?
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Annusando il terreno: se si sente cattivo odore significa che devi intervenire subito. Di solito le radici della pianta sono bianche e robuste, se diventano marroni o anche nere, è evidente che la pianta soffre. Per cercare di rimediare taglia le radici che hanno cambiato colore, lava la pianta con l’acqua e trapiantala inserendo un nuovo terriccio ij vaso e soprattutto facendo attenzione alle nuove innaffiature.