Ulivo bonsai, guida alla coltivazione perfetta: con queste dritte sboccerà sempre

L’ulivo è un albero secolare molto prezioso e famoso nel mondo, oggi puoi coltivarlo anche in casa, ma in miniatura

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Foglie di ulivo (Foto di Glenn A Lucas-Pixabay)

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L’ulivo è una pianta millenaria e, si pensa, sia originaria dell’Asia Minore e della Siria. In queste zone, un tempo, nasceva spontaneo e formava delle vere e proprie foreste. Qui i greci iniziarono a coltivarlo consapevoli delle sue grandi proprietà. Il nome olivo deriva dal latino olīvum. Appartiene alla Famiglia delle Oleaceae.

Le olive sono impiegate, fin dall’antichità, per l’estrazione dell’olio di oliva, un pò meno per l’alimentazione a causa del suo gusto amaro dovuto ai polifenoli nel momento della raccolta. Per renderle piacevoli come sapore, le olive devono essere sottoposte a dei trattamenti particolari che riducano i principi amari.

Alcune dritte per fare sbocciare sempre il nostro ulivo bonsai

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Bonsai (Foto di tayphuong388-Pixabay)

Esistono antiche leggende che ci parlano dell’ulivo. Una di queste narra che Atena e Poseidone iniziarono una battaglia tra di loro per la conquista di Attica. Zeus intervenne dicendo che la terra sarebbe andata a chi avrebbe saputo beneficiare l’umanità del dono più utile.

Poseidone battè il tridentesulla schiuma del mare e ne fece uscire un cavallo, mentre Atena percosse la sua lancia sulla terra e ne uscì un ulivo. Ne staccò poi un ramoscello e lo regalò a suo padre Zeus. Fu così che Atena conquistò Attica e vinse.

L’ulivo è sicuramente un albero molto particolare. Non solo i suoi frutti sono preziosi, ma anche il legno che ne deriva. Si producono contenitori per il cibo, cucchiai di legno e taglieri. Sono molto pregiati e hanno una lunghissima durata.

Oggi, molte persone si stanno appassionando alla coltivazione dell’albero, ma in miniatura. Coltivare un bonsai richiede attenzione, pazienza e dedizione. Tuttavia, per il tipo di albero, l’ulivo bonsai non richiede particolari cure. Anzi, è consigliato per coloro che hanno appena iniziato a coltivare un bonsai.

Possiamo iniziare la coltivazione partendo dai semi o utilizando la tecnica della talea. Scegliamo un vaso non tanto grande e, prefribilmente, basso. Scegliamo un terriccio che sia strutturalmente stabile , calcareo, ma ben drenante.

Non va annaffiato eccessivamente, soprattutto durante il periodo invernale. Facciamo attenzione che l’acqua non ristagni, perchè le radici potrebbero rovinarsi. Ricordiamoci, però, di concimarlo da marzo a settembre con fertilizzanti organici pensati apposta per queste piante in miniatura.

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La posizione in cui decidiamo di mettere a dimora il nostro ulivo è importante. La pianta ama le zone soleggiate e ariose. Non teme le basse temperature invernali, quindi, durante i mesi freddi, possiamo non portarlo in casa.

Il rinvaso va fatto ogni 3 o 8 anni, e sempre in primavera prima che i germogli inizino a spuntare. Eseguiamo la potatura del nostro bonsai in tardo inverno. Non dobbiamo avere timore di esagerare, anzi, una potatura drastica ci regalerà molti nuovi germogli in primavera.

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Per le potature di mantenimento, invece, tagliamo semplicemente 2 o 3 coppie di foglie. Possiamo eseguirle durante i mesi invernali per fare in modo di dare la forma che vogliamo al nostro bonsai. Nei mesi estivi eseguiamo soltanto la cimatura e la defogliazione.

Ricordiamo di mantenere sempre la pianta pulita dalle foglie vecchie o secche. In quasto modo riusciremo ad evitare anche che si annidinino i piccoli ragnetti rossi, gli afidi, la cocciniglia e la fumaggine.