Ricaricare l’auto elettrica a casa, conviene davvero?

Che costi comporta ricaricare l’auto elettrica a casa e come fare per risparmiare energia: conviene davvero per le nostre tasche?

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Ricarica batteria automobile (Canva)

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Di auto elettriche se ne vedono sempre più in giro per la città, un po’ perché tanti cittadini hanno adottato volontariamente le nuove tecnologie, un po’ perché spinti dagli incentivi messi in campo dal Governo. Ancora non sono molto diffuse, per via dei costi di vendita elevati, ma entro qualche anno le elettriche andranno a sostituire le auto tradizionali con motore combustibile.

Inoltre, c’è da dire che le città non sono ancora attrezzate per sostenere milioni di auto elettriche, e le colonnine delle ricariche scarseggiano. Ma alcuni cittadini, in pochi, a dire la verità, si sono attrezzati installando una colonnina per la ricarica direttamente a casa propria. Chi ha il fotovoltaico è maggiormente fortunato perché riduce i consumi, ma conviene davvero la ricarica casalinga?

I consumi casalinghi contro quelli in strada per la ricarica di una auto elettrica

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Auto elettrica in ricarica (Canva)

Quando si possiede un auto elettrica bisogna conoscere perfettamente i consumi elettrici, ma non solo, come per la normale luce in casa, anche la colonnina è soggetta a variazione delle tariffe imposte dal fornitore. Inoltre, il prezzo varia in base al modello di auto e alla grandezza della batteria. Ma quali sono i consumi medi per i possessori di auto elettrica che abbiano fatto la conversione in casa?

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Diciamo che, per una ricarica lenta, quindi a una potenza di 22 kWh, la media-consumo è di 0,45 euro al kW. Per una ricarica veloce, invece, il consumo medio è di circa 0,50 euro al kW. Il consumo si calcola in base al rapporto tra km e kWh, quando per le tradizionali automobili il calcolo si effettua in base al rapporto tra km e litro.

L’autonomia di un veicolo elettrico, con la batteria completamente carica, è compreso tra 200 e 400 km. Se si calcola un consumo medio di 6/8 km/kWh, ogni euro equivale a un percorso di 40 km. Se si possiede un contatore da 3 kW in casa e si percorrono circa 10 km al  giorno, per ricaricare (con ricarica lenta) un veicolo sono necessarie almeno 8/10 ore.

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Una macchina elettrica di piccole dimensioni, quindi da città, non comporta consumi elevati per la sua ricarica, quindi caricarla in casa (sfruttando la carica lenta) è molto più conveniente rispetto alle colonnine in strada, le quali sfruttano la carica veloce per ovvi motivi. Le batterie al litio tendono a preservare l’energia accumulata, perciò è meglio la ricarica lenta fatta in casa che quella veloce in strada.