Buy Nothing Day, il movimento di protesta contro il Black Friday: cosa succede

Nasce il Buy Nothing Day, il movimento di protesta contro il Black Friday per sensibilizzare tutti quanti agli sprechi del consumismo.

inquinamento Black Friday
Il Giorno del non acquisto (Canva)

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Il 25 novembre è il giorno del Black Friday, il venerdì nero, culto americano che da qualche anno si è diffuso in tutto il mondo. È il giorno, o sarebbe meglio dire il weekend, dedicato ai consumatori, dove ogni negozio, fisico o virtuale, propone una serie di sconti su tutti i prodotti in vendita. Sconti a volte incredibile, anche del 70%, per spingere all’acquisto.

In tempi di crisi energetica e di incrementi sulle bollette, in tanti pensano di approfittare del Black Friday per risparmiare, pensando di fare affari. Secondo i dati aggiornati di Confesercenti e di SWG, quest’anno, a causa della crisi e dell’aumento della povertà tra i ceti medi e medio-bassi, i consumi per le feste subiranno un calo di circa 5 miliardi di euro. Ma i mega sconti del Black Friday potrebbero risollevare le stime.

Contro il consumismo moderno: nasce il Buy Nothing Day

polemiche consumismo Black Friday
Protesta contro il Black Friday (Canva)

Secondo le stime, il 65% dei cittadini tenderà a risparmiare rispetto agli anni precedenti. Si risparmierà soprattutto sui consumi legati alle festività natalizie. Significa che si acquisteranno meno addobbi di Natale, si faranno meno regali e anche più economici e si risparmierà sul cibo. Inoltre, si ridurrà la spesa dedicata ai bambini. In tempo di crisi, anche il Natale è a rischio.

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Il trend negativo viene registrato ormi da quindici anni, visto il progressivo calo del potere di acquisto delle famiglie italiane. Quest’anno, il record negativo assoluto. Le famiglie sono schiacciate dai rincari e dalle bollette, e tendono a risparmiare su tutte le cose superflue. Tuttavia, in pochi evitano di approfittare del Black Friday.

Buy Nothing Day movimento anti consumo
Contro il consumismo (Canva)

Il Venerdì Nero, chiamato così per l’intenso traffico che generava negli Stati Uniti degli anni ’50, quando le famiglie uscivano in auto per fare shopping, intasando le città per approfittare degli sconti un mese prima del Natale, genera inquinamento. Come afferma Money.co.uk, il Black Friday genera inquinamento virtuale e ambientale. Si parla di tonnellate di emissioni di gas serra.

Più che venerdì nero, in tanto lo hanno battezzato “shopping nero”. Per contrastarlo, nasce il movimento di protesta Buy Nothing Day, un movimento anti consumismo. In realtà, il Buy Nothing Day è attivo sin dagli anni ’90, fondato dall’attivista Kalle Lasn. La protesta degli attivisti consiste nel non comprare nulla durante il weekend del Black Friday, andando quindi in controtendenza.

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Negli USA, in tanti, nel corso degli anni, hanno aderito alla protesta, recandosi nei centri commerciali e camminando da zombie, prendendo in giro i consumatori. Un gesto significativo, ma che deve tener conto della crisi finanziaria delle singole famiglie. È vero che si sprecano soldi per acquistare tante cose futili, ma è anche vero che tanti approfittano degli sconti per fare regali o per comprare cose di cui hanno oggettivamente bisogno. La via di mezzo è sempre la soluzione migliore.