Coltivare cereali in casa, possiamo farlo? Certo che si!

Se ci piace mangiare sano e biologico meglio scegliere di coltivare nel nostro piccolo orto anche i cereali

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Cereali (Foto di tangyi178-Pixabay)

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I cereali sono un’ampia varietà di prodotti agricoli di interesse alimentare. Sono per la maggior parte piante della Famiglia delle Poaceae. Sono inclusi nella categoria i cereali principali come grano, riso, mais, orzo, avena e segale. Inoltre si aggiungono il sorgo, il miglio, il teff, il triticale, il grano saraceno e la quinoa.

In genere, sono indicati per ampie superfici di coltivazione, dove è possibile seminarli e raccoglierli con apposite macchine agricole. Ma produrli su piccola scala offre una grande soddisfazione, anche per sicurezza alimentare.

 Come cotivare i cereali nel proprio orto di casa

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Cereali (Foto di Markus Spiske-Pixabay)

Negli ultimi anni, ci sono parecchie difficoltà, tra cambiamenti climatici e crescente domanda di alimenti a livello globale. Potrebbe essere davvero una buona idea provvedere all’auto produzione. Possiamo seminarli nell’orto. Sfruttiamo così i nostri spazi per coltivazioni familiari e dedicandoci a questo in chiave moderna biologica ed ecosostenibile.

Il mais è molto diffuso. altri come frumento, grano saraceno, farro, segale e orzo sono più laboriosi, mentre il riso è complesso da coltivare in piccola scala. Non si intende suggerire di tornare al passato, ma di dedicarsi in proprio anche a queste colture.

Il mais, grano turco, è uno dei pià facili da gestire e consente una raccolta più semplice anche se praticata manualmente. Puà essere fonte di cibo anche per polli e galline. La semina avviene indicativamente a maggio, con la raccolta a settembre.

Meglio metterlo quindi in rotazione con ortaggi oppure con altri cereali e soprattutto richiede molta acqua. Ci sono tipologie antiche come quello nero, rosso o bianco, e sono ottime per coltivarle con metodo biologico.

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Il frumento, grano tenero, si coltiva per la produzione di farina che viene utilizzata per il pane e i dolci, mentre quello duro si usa  per la semola, con la quale si produce per la pasta. Il primo tipo è più resistente al freddo rispetto al secondo.

Lo si semina tra ottobre, novembre e dicembre. Si raccoglie a luglio e non ha bisogno di acqua. Per la coltivazione biologica è bene scegliere varietà di grano tradizionali a taglia alta. La segale invece è un cereale particolarmente resistente al freddo e rustico, e ha una taglia piuttosto alta.

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Il farro è autunno vernino, molto nutriente e facile da coltivare con metodo bio e si coltiva come il grano. Ma la cariosside, dopo la raccolta, deve essere decorticata prima di essere commestibile. Per l’orzo ci comportiano come con il frumento, ma matura due settimane prima.

Il grano saraceno può essere assimilato ai cereali,  anche se di fatto non lo è. Ha un ciclo molto rapido, di soli 2 o 3 mesi tra la primavera e l’estate, e, inoltre, i suoi fiori attirano molto le api. Nella coltivazione a livello privato e condotta con metodo biologico, non dobbiamo attenderci delle rese particolarmente alte, soprattutto se si opta per vecchie varietà.