Startup ricicla vetro di Murano, Rehub vince il premio Green&Blue

Startup recupera e ricicla il vetro di scarto di Murano per riutilizzarlo dandogli una seconda vita: vediamo di cosa si tratta

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Scarti di vetro (foto di AxxL da Pixabay)

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Il riciclo si inserisce a pieno titolo nell’ambito della transizione ecologica ed è una pratica virtuosa a valle della raccolta differenziata. I benefici sono a tutto tondo sia a livello ambientale, con l’obbiettivo di raggiungere la carbon neutrality, sia a livello economico che di produzione.

Oggi, i processi di riciclo passano attraverso impianti altamente specializzati e, nel caso del vetro, riguardano principalmente gli imballaggi. Possono infatti essere riutilizzati solo le bottiglie e i vasi e vasetti alimentari, compresi i barattoli, ma senza coperchi. Non tutti i rifiuti in vetro possono essere riciclati ed è necessario porre l’attenzione dovuta alla corretta differenziazione. Ma l’enorme quantità di scarti del vetro purtroppo finisce in discarica come rifiuto speciale e non riciclabile.

La startup ReHub cambia il paradigma del riciclo del vetro

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Matteo Silverio e Marta Donà (foto da Facebook, collage di orizzontenergia.it)

ReHub è una startup nata proprio per ovviare al problema del riciclo degli scarti del vetro. E proprio per questo l’idea parte da Murano dove ogni anno vengono prodotte 1000 tonnellate di rifiuti di vetro non riciclabili. Matteo Silverio e Marta Donà, coppia nella vita e nel lavoro, si reinventano il riutilizzo degli scarti in vetro grazie ad un’innovativa tecnica di trasformazione.

Il risultato ha consentito loro di vincere il Premio Green&Blue, nell’ambito del Premio Nazionale innovazione. Alla base la cultura ecologica e la salute del Pianeta a guida delle innovazioni tecnologiche in grado di dare nuova vita al vetro rendendolo nuovamente utilizzabile in più settori. Modellabile e plasmabile come pongo o plastilina, il vetro di scarto entra nel mondo della moda e del design.

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L’idea innovativa passa dall’utilizzo della stampante 3D, che Matteo, docente al master di Architettura Digitale, impara ad usare durante il suo percorso lavorativo a stretto contatto con il MIT di Boston. Il rientro a Murano lo porta a constatare che qui l’arte dei maestri vetrai è antica e straordinaria, ma non ci sarà un ricambio generazionale.

Ed ecco la nuova Startup Iuav ReHub che lavora per rendere approcciabile e democratico un nobile materiale. Ed è piaciuta questa nuova vita degli scarti del vetro, debitamente divisi per colore dagli stessi maestri, che possono essere reinventati grazie al processo, ad alto tasso tecnologico di stampa a freddo, che riduce il dispendio energetico di quello a caldo.

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Un sistema di economia circolare legato allo sviluppo sostenibile, con un percorso di innovazione progettuale e di crescita imprenditoriale sul territorio, quello di Matteo e Marta, che vede nel loro laboratorio di recupero, riciclo e design un’interessante opportunità. Una contaminazione dell’arte vetraria con le nuove tecnologie proponendo un prodotto di artigianato 4.0