Vuoto a rendere, la pratica di riciclo ritornata di moda anche in Italia

Il vuoto a rendere è una sana abitudine del passato e sta tornando di nuovo a galla. Di cosa si tratta e perché funziona.

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(Pexels – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il vuoto a rendere è una soluzione per il riciclo molto efficace, che si basa sul riutilizzo dei contenitori. In questo modo, si evita di produrre di nuovo questo prodotto, solo perché è usa e getta, sprecando risorse inutili. Chi ha vissuto gli anni Sessanta e Settanta da bambino ricorda bene come funziona.

C’è anche un’altra modalità di vuoto a rendere, da utilizzare sempre in ottica sostenibile. Come funziona? Il procedimento è molto simile a quello della raccolta differenziata e – per comodità di utilizzo – si usa soprattutto con il vetro e con la plastica.

Questi materiali, infatti, anche se sembrano molto diffusi, in realtà sono molto difficili da reperire. Questo costringe le aziende a pagare sempre di più i costi relativi alla produzione e all’approvvigionamento di questi prodotti. Come fare?

Vuoto a rendere, l’idea di riciclo delle nonne: come funziona e come si fa

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(Michal Jarmoluk – Pixabay)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il procedimento è molto semplice. L’utente va a inserire la sua bottiglia di vetro – magari vuota dopo aver bevuto del vino – all’interno di macchine attrezzate. Le macchine sono pensate per inserire una bottiglia alla volta.

Una volta conclusa la procedura, si ottiene uno scontrino con uno sconto sulla spesa, oppure delle monetine, quindi con un pagamento in contanti. Le bottiglie vengono quindi recuperate e inviate ai reparti di riciclaggio, dove verranno igienizzate e riconsegnate all’azienda.

Quali sono i vantaggi del vuoto a rendere? La persona che lo fa è incentivata a continuare, anche perché spesso queste macchine si trovano davanti ai supermercati, per usare direttamente lo sconto ricevuto.

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Le aziende, invece, possono contare su questo supporto per ridurre i costi e per offrire un prezzo più competitivo. Infine, l’ambiente ringrazia, perché non ci sono frammenti di vetro dispersi un po’ ovunque. In più, è possibile usare vetro riciclato, quindi non serve produrne altro.

Questo causa immediatamente un abbassamento delle emissioni nell’ambiente. In più, si vanno a ridurre anche le materie prime necessarie. Infatti, per produrre il vetro servono dei minerali che si trovano con difficoltà in natura e che devono prima essere estratti.

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Le bottiglie riciclate sono riconoscibili dal marchio CF 27/18, che si utilizza anche sui portali online delle aziende per indicare che quella bottiglia è stata igienizzata e riciclata. Quindi è assolutamente sicura per l’uso alimentare.