La scuola da record, un esempio di sostenibilità per tutti

La sostenibilità ambientale nel prossimo futuro dovrà, necessariamente, riguardare anche gli edifici scolastici

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La scuola tedesca sostenibile (Fonte foto: olfry.de)

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In Italia le scuole costruite o riadattate secondo modelli energetici sostenibili sono ancora troppo poche. Esistono, comunque, degli esempi virtuosi a cui tutti i comuni dovrebbero ispirarsi per restare al passo con le nuove esigenze.

Comunque, alcune realtà sostenibili esistono, ne è un esempio l’asilo di Guastalla, ricostruito dopo il sisma del 2012. Dotato di un sistema di pannelli fotovoltaici e di riciclo dell’acqua piovana per annaffiare il giardino. O l’asilo di Milano, costruito interamente in materiali ecosostenibili, o il Polo scolastico di Collecchio a Parma.

Nel momento in cui un comune decide di costruire un nuovo polo scolastico dovrebbe tenere conto di alcune linee guida fondamentali per gli standard di sostenibilità attuali. Un punto da tenere in considerazione è senz’altro una maggiore produzione di energia rinnovabile.

Una scuola da record per la sostenibilità

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Scuola tedesca esempio di sostenibilità (Fonte foto: olfry.de)

I criteri da tenere in conto sono quelli dettati dal Efficiency House Plus. Sono criteri funzionali che riguardano la progettazione complessiva dell’edificio che deve essere coerente con un bilancio energetico eseguito con competenza e con la dovuta documentazione dei componenti.

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Seguire queste regole garantisce che l’edificio progettato e costruito produca i risultati attesi. Le numerose verifiche fatte sui progetti di Passive House lo hanno confermato, quindi queste linee guida si sono dimostrate utili. Il programma Efficiency House Plus, per la costruzione di edifici scolastici, ha monitorato una serie di casi studio.

Tra le varie strutture spicca la scuola Louise Otto-Peters di Hockenheim in Germania. Gli esperti stanno controllando l’edificio dal 2020 ed hanno potuto constatare che l’architettura sostenibile ha permesso la produzione di 28.252 kWh di surplus energetico in due anni.

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L’edificio è riscaldato con una pompa di calore ad acqua. A sua volta è alimentata dal fotovoltaico e l’interno dell’edificio è riscaldato per il 10% da radiatori e per il restante 90% da un sistema di ventilazione. Inoltre la pompa di calore si combina con un sistema di raffreddamento che avviene attraverso lo stoccaggio del ghiaccio e che fornisce il raffreddamento passivo nei mesi estivi.

Le giuste attenzioni nella costruzione dell’edificio hanno, dunque, permesso di avere una scuola ad alto rendimento energetico e, contemporaneamente, il massimo confort nella distribuzione degli ambienti interni. Un esempio da seguire per permettere anche ai nostri ragazzi di vivere un’esperienza scolastica piena e soddisfacente.