Il percorso verso la sostenibilità è lastricato di buone intenzioni. L’autostrada Torino-Milano guadagna il primato europeo in filoambientalismo.
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L’autostrada che collega Torino a Milano è sottoposta a cambimenti importanti. Come di consueto dietro al progetto c’è un team di ricercatori universitari, dell’Università degli studi Milano-Bicocca, Directa Plus, Iterchimica e G.Eco (gruppo A2A).
L’autostrada diventerà la prima autostrada green ad alta tecnologia di tutta Europa, un primato che sicuramente farà piacere all’Italia. Ma come si caratterizza in concreto il passaggio?
L’innovazione riguarderà prima di tutto l’impiego di nuovi materiali nella pavimentazione del manto stradale. Per la ripavimentazione verrà impiegata la tecnologia Gipave®. Ma che significa? Scopriamolo.
A4 Torino-Milano: l’Italia si aggiudica il primato europeo delle autostrade green e hi-tech.
Il progetto prende le mosse dalla ricerca delle Università Milano-Bicocca, Directa Plus, Iterchimica e G.Eco (gruppo A2A). Il brevetto made in Italy contempla la ripavimentazione complessiva del tratto autostradale che collega Torino a Milano con l’impiego della high technology Gipave®. Nella fattispecie il progetto prevede l’impiego di un composto di plastiche dure da recupero, asfalto riciclato al 70% e grafene.
Il tratto stradale consta di 250 km di autostrada, 125 per ciascusa direzione, e andranno tutti ripavimentati col composto di cui sopra. I materiali impiegati, fra cui l’asfalto riciclato e le plastiche dure, consentiranno di ridurre le emissioni di C02 del 38,5%. Assieme a questo importante aspetto vedremo ridotto l’impiego di bitume e aggregati inquinanti.
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Un’autostrada all’insegna della sostenibilità e della tutela ambientale, quindi. Sicuramente il progetto italiano segna un importante spartiacque fra il prima e il dopo dell’ediliza autostradale. Iterchimica, G.Eco (gruppo A2A), l’Università di Milano-Bicocca e Directa plus attueranno la tecnologia Gipave®.
Il grafene impiegato per la ripavimentazione rappresen ta un materiale teoricamente simile al diamante quanto a consistenza con la peculiarità però di risultare plessibile quanto la plastica. Le plastiche dure da riciclo impiegate, provengono da giocattoli in disuso, cassette della frutta e cestini.
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Verrà inoltre reimpiegato il 70% del fresato della vecchia pavimentazione. Le prestazioni dell’autostrada sono così incrementate se si considerano come parametri determinanti la sostenibilità e la resistenza del manto. Questa tecnologia garantisce la riduzione delle emissioni, riciclo e riuso della plastica, una resistenza del manto stradale incrementata del 75%, risparmio di bitume.