Stonehenge: le teorie più assurde sulla sua creazione

Stonehenge, il millenario monumento dai misteri indiscernibili. Quali sono le teorie più accreditate attorno al suo conto? Facciamo il punto della situazione.

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Stonehenge – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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Stonehenge è un gruppo circolare di rocce esistenti da circa 5 millenni situato nella campagna dello Wiltshire, in Inghilterra. Il sito è oggetto di attenzione da parte di innumerevoli archeologi, storici, teologi e restauratori che nel corso della storia hanno dedicato indagini approfondite e studi sulle origini dell’antico monumento.

Ms perché tanta attenzione su un momento fra i tanti? Stonehenge non è un sito qualsiasi. La prima controversia sorge in merito alla sua stessa possibilità di costruzione.

Le rocce sono maestose e imponenti, ragion per cui risulta difficile capacitarsi dell’arte ingegneristica che abbia potuto teorizzare e rendere poi possibile la stessa messa in posizione delle pietre. Parliamo di 5.000 anni fa.

Stonehenge: vana speculazione o avanguardistica tecnica ingegneristica?

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Stonehenge – foto da pixabay – orizzontenergia.it

Stonehenge a primo impatto sembra una specie di tetris costituito da rocce mastodontiche più o meno regolari. Già di per se stesso questo scenario solleva non poche curiosità. Sorge in Inghilterra, nel Wiltshire e dopo circa 5000 anni dalla sua costruzione la comunità scientifica ancora non ha trovato un punto d’accordo sul significato di questo suggestivo monumento.

Il mistero sorge già a partire dall’assetto architettonico, dalla fisionomia topografica del sito. Come è possibile che 5000 anni fa degli uomini abbiano potuto sollevare delle pietre di tale portata e disporle in equilibrio per formare un gruppo circolare di monoliti? E soprattutto, tanto sforzo a cosa era dovuto e destinato?

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Le teorie in merito al significato di Stonehenge sono innumerevoli e provenienti da più branche di saperi, autonomi e non. Nel florido pullulare di teorie e interpretazioni sono almeno 5 le spiegazioni ritenute all’unanimità più plausibili: vediamole assieme. Una delle teorie più accreditate e antiche fa di Stonehenge un luogo di culto.

Ma che tipo di culto? Un culto, pensate un po’, dedicato interamente al sole. L’intuizione sorge dalla diretta osservazione della disposizione delle pietre le quali sembrerebbero seguire e incorniciare le posizioni di volta in volta prese dal sole di mezza estate, dal sorgere al tramontare. Questa è una delle più antiche teorie.

Studi più recenti hanno attribuito a Stonehenge il compito di prevedere eventi celesti come eclissi, solstizi ed equinozi. Stonehenge sarebbe per questi studiosi uno strumento deputato all’osservazione del cielo alla stregua di un moderno osservatorio astronomico. Gli antenati avrebbero capito, grazie alle pietre, quando progettare raccolti, semine, eventi religiosi e sociali in genere.

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Altri studiosi ancora rintracciano in Stonehenge un luogo di cura. La teoria è accreditata dai ritrovamenti rinvenuti nella zona appena attorno al sito: i resti umani riportano tutti segni di malattia o infortunio più o meno grave. Stonehenge avrebbe potuto rappresentare una specie di Lourdes ante litteram, un luogo di peregrinaggio e meta salvifica.

Altra teoria recente vede nel monumento storico uno strumento musicale. Ebbene sì, le pietre starebbero a formare un enorme xilofono dai suoni differenti. La teoria è stata accreditata dalla riprova empirica: a differenza di altre pietre che, se colpite, producevano suoni sordi, i monoliti di Stonehenge sarebbero capaci di produrre suoni più duraturi, dotati di eco.

Ultima teoria, meno accreditata e delle altre e sicuramente meno scientifica, vede nel monumento l’opera di cavernicoli mossi da un motivo non precisamente riconducibile ad altro se non alla noia. La teoria è la meno accreditata per evidenti ragioni: faticare a livelli simili per occupare un po’ di tempo non sembrerebbe un’idea poi cos’ brillante. Il mistero di Stonehenge rimane tutt’ora irrisolto.