Leone di montagna, diverse curiosità sul puma: occhio se lo beccate sulle piste da sci

Talvolta chiamato leone di montagna, oppure coguaro, il puma è un animale affascinate: scopriamo alcune curiosità su questo felino del continente americano.

caratteristiche puma
Primo piano di un puma (Canva) – Orizzontenergia.it

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Snello, agile, misterioso, il puma è un felino che vive in montagna, ma si adatta bene ad ogni habitat, dalle praterie ai boschi, dai deserti alle paludi. Conosciuto anche con il nome di coguaro, oppure di leone di montagna, questo animale può superare anche i 2 metri di lunghezza, considerando anche la coda. L’altezza al garrese spazia dai 60 cm ai 90 cm, mentre il peso è compreso tra 35 e 50 kg per le femmine e tra 50 e 75 kg per i maschi.

Appartenente alla famiglia dei Felidi, il puma è presente in tutto il territorio americano, dal nord al sud. Il nome puma deriva, infatti, da un termine in lingua amerindia quechua, con cui i popoli Incas, Maya e Aztechi definivano l’animale. Il nome leone di montagna, invece, deriva dal fatto che il puma assomigli a una leonessa, specialmente per il colore del manto. Diffusissimo nelle Americhe, ha rischiato più volte l’estinzione.

Curiosità sul puma: metodo di caccia e territorialità

puma animale felino
Puma in posa nella prateria (Canva) – Orizzontenergia.it

Il pelo è corto e folto, le zampe anteriori presentano 5 dita, mentre quelle posteriori sono 4, con unghie retrattili. Il puma riesce a effettuare salti di 4 metri, raggiungendo il record di salto in alto tra tutti i mammiferi terrestri. Tra le caratteristiche principali c’è la territorialità. Proprio come ogni felino, anche il puma combattere per il proprio territorio.

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Lo spazio nel quale l’animale si aggira copre decine di km. Qui, il puma caccia, dorme, si rintana. Durante il giorno è solito riposare, mentre la notte esce per andare a caccia di prede. È un cacciatore tenace e molto forte, non si arrende facilmente. Essendo un mammifero carnivoro, si nutre di cervi, renne, procioni scoiattoli, opossum, castori, moffette e caribù.

Raramente può aggredire anche coyote, linci e pesci di fiume, ma anche gatti, cani e animali da allevamento. Il suo metodo di caccia è particolare, il puma è un abile stratega, in grado di attendere le proprie prede anche per ore, prima di assalirle. Quando attacca, mira direttamente al collo, sferrando un morso letale che spezza le ossa, dopodiché, trasporta la carcassa nel suo rifugio più vicino e la sotterra per due motivi.

La diffusione del puma sul territorio americano

leone di montagna comportamento
Coguaro tra le rocce (Canva) – Orizzontenergia.it

Il primo è per mantenere la carcassa più fresca, il secondo è per evitare che l’odore si diffonda nella zona. Quando ha fame, la dissotterra e se ne ciba. Durante l’accoppiamento, il periodo di gestazione della femmina dura tre mesi. In questi tre mesi, i maschi diventano ancora più territoriali, proprio per difendere la compagna e la futura prole. I puma, per indicare l’appartenenza a un territorio, lasciando graffi profondi su alberi e rocce.

La cosa curiosa del periodo di gestazione è che i maschi si limitano solo a marcare il territorio e ad aggredire eventuali ospiti inattesi. Tutto il resto, compresa la caccia, è affidato alle femmine. I cuccioli, una volta venuti alla luce, pesano circa 200 g. Dopo una decina di giorni, i cuccioli inizieranno a camminare. Nei primi 6 mesi, questi impareranno come cacciare, e a 2 anni di età diventeranno autonomi.

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Dopo aver rischiato l’estinzione nei primi anni del 1900, oggi il puma è tornato a diffondersi, spesso arrivando persino a convivere con l’uomo, in zone urbanizzate. Secondo le stime, è totalmente scomparso solo negli Stati Uniti orientali, dove non avvengono avvistamenti da quasi un secolo. Non è raro incontrarlo nelle zone rocciose, nelle campagne, nei boschi e sulle montagne, quando si va a sciare. Tuttavia, gli attacchi ai danni dell’uomo sono rarissimi, poiché il felino tende a fuggire.