Il Regno Unito torna al carbone, dopo 30 anni apre una nuova miniera

E’ ufficiale: il Regno Unito torna indietro di 30 anni dando il via libera all’apertura di una miniera di carbone. Invane le proteste

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Miniera di carbone – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Il 1991 è stato un anno davvero incredibile. Ne successero di tutti i colori. Eventi a dir poco storici in ogni ambito. Citarli tutti sarebbe davvero lungo ma non si possono dimenticare la separazione di molti Stati dall’URSS, la morte di Freddy Mercury per AIDS, o il ritiro di MagicJohnson dal basket per aver contratto la stessa malattia del frontman dei Queen. 

Nello stesso viene lanciato poi il primo sito web o l’Oscar alla carriera a Sophia Loren o il primo grande sbarco di profughi – 27.000 albanesi – in Italia nel Porto di Brindisi, ma anche la fine dell’Apartheid. Dal punto di vista ambientale, poi, non si può non citare la chiusura di molte miniere di carbone in Gran Bretagna. Ma ora il Governo di Sua Maestà è pronto a vivere un viaggio nel tempo.

Riapre una miniera di carbone in Gran Bretagna

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Carbone – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Lo scorso 7 dicembre il Governo della Gran Bretagna ha approvato la prima nuova miniera di carbone dal 1991 ad oggi, dando il via libera al progetto Woodhouse Colliery. L’area interessata sorgerà nei pressi di Whitehaven dovrebbe trattare fino a 3,1 milioni di tonnellate all’anno di carbone per i prossimi 40 anni. Il valore – stime alla mano – sarà di 165 milioni di sterline e darà lavoro a 500 persone.

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Ma c’è dell’altro perché il progetto ha poi permesso il restauro di due dighe esistenti che portano ad altrettante sotterrane. In più verrano costruiti edifici per lo stoccaggio e la lavorazione del carbone, uffici, strade, infrastrutture per la ventilazione, per l’energia elettrica, scarico in mare e anche del sistema di gestione delle acque superficiali della ex sito Marchon (High Road) Whitehaven.

Gran Bretagna passo indietro di 30 anni

La ripertura della miniera supererà l’impatto ambientale previsto dal Governo nell’ambito della transizione ecologica, emettendo 8,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Un dato che ha scatenato forti proteste da parte di scienziati, ambientalisti e opposizione. Ad esempio Tim Farron, leader dei liberal-democratici, la scorsa settimana ha presentato un disegno di legge affinché si possa garantire la creazione di lavori green di qualità per la contea Cumbria, così da disencitivare i lavori di breve durata dal carbone.

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Anche il presidente del Comitato britannico per il cambiamento climatico Lord Deben sostiene che l’opera genererà un livello di emissioni annuali superiore a quello previsto per tutte le miniera di carbone aperte dal Regno Unito fino al 2050. Contraria alla scelta del primo ministro Rishi Sunak  anche Greenpeace UK che afferma  “non genererà energia. Non abbasserà le bollette. Non ci terrà al caldo. Aumenterà le emissioni globali. Che pericolosa perdita di tempo“.