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Orto

Cappero, conosciamo le origini di questa tipica pianta mediterranea dal sapore particolare

Vi è mai capitato di assaggiare i capperi e di restare stupiti dal loro sapore particolare? Allora è l’occasione giusta per coltivare una pianta di capperi per creare delle vere e proprie conserve.

Fiore-Pixabay-Orizzontenergia.it

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A chi non è capitato di mangiare almeno una volta nella vita i capperi? Quale occasione migliore per riservargli un posticino al all’interno del proprio orto? Stiamo parlando di una pianta davvero utile da coltivare, visto che è ideale per aromatizzare ed insaporire i propri piatti.

Questa pianta viene coltivata soprattutto nelle regioni calde del Mediterraneo perché non si adatta alle basse temperature. Proprio per questo, la sua coltivazione è molto diffusa nel sud Italia mentre, al nord, non viene coltivato quasi per nulla. Ma andiamo a scoprire piùù nel dettaglio come nasce il cappero.

Pianta di capperi: da dove nascono e come si coltiva

Petali-Pixabay-Orizzontenergia.it

Quello che generalmente mangiamo, oppure vediamo usiamo nei sughi oppure sulla pizza, non è altro che il bocciolo di una pianta perenne che, in gergo, viene chiamata capparis spinosa. Da quei boccioli, poi, si avrà una fioritura con dei piccoli fiorellini bianchi.

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Coltivare questo tipo di pianta, con le giuste indicazioni, è davvero semplice in quanto è molto difficile che venga attaccata da funghi e parassiti. Per prima cosa questa pianta ha bisogno di una posizione ottimale. Se siete in una zona dove il clima è caldo, potete esporre la vostra pianta all’esterno.

In questo modo, riceverà la giusta quantità di Sole, quella necessaria per la crescita. Se vi trovate in zone più fredde, invece, dovete ricordare di proteggere questa pianta e comunque di trovare una posizione dove la pianta riceva anche i raggi solari.Anche il terreno è molto importante: il cappero riesce a crescere anche tra i sassi della costiera, soprattutto al sud Italia, e, proprio per questo, ama dei terreni che sabbiosi e con pietra (da evitare quei terreni umidi).

Per vedere la pianta crescere è molto importante avere tanta pazienza. Infatti, quando seminiamo la sementa del cappero, che generalmente si fa all’inizio dell’estate, dobbiamo tenere a mente che la crescita sarà completata nel giugno dell’anno successivo.

Soprattutto quando si tratta di una pianta con pochi mesi di vita, l’inaffiatura non è richiesta e non deve essere frequente. Per migliorare l’aspetto oppure la qualità dei rami del cappero, invece, è consigliabile effettuare nel mese di febbraio una giusta potatura, in modo da eliminare i rami secchi e far crescere nel migliore dei modi.

Una volta che la pianta di cappero sarà pronta per la fioritura, dovete ricordare di andare a prelevare il suo bocciolo prima che fiorisca. Questo aspetto è molto importante perché un’eventuale fioritura andrà a rallentare la stimolazione.Una volta raccolti i capperi, bisogna passare alla conserva. La conserva è molto semplice.

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Non dovete far altro che prendere un barattolino di vetro, precedentemente sterilizzato, e alternare uno strato di capperi e uno di sale. Bisogna ricordare che il peso del sale deve essere sempre il doppio dei capperi e, soprattutto, eliminare la salamoia ogni due o tre giorni andando a rimpinguare il sale mancante. Prima di poter mangiare i capperi, devono trascorrere almeno due mesi.

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