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Il primo incontro tra un calicanto e un pettirosso: la leggenda che incanta

Scopriamo la bella leggenda del primo incontro tra un calicanto e un pettirosso: l’arbusto protesse l’uccellino morente.

Chimonanthus in fiore (Canva) – Orizzontenergia.it

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Il calicanto è un arbusto originario dell’Asia. Questo fiorisce in inverno, nel mese di febbraio, le sue gemme danno luce e colore al gelo invernale. Di leggende legate al calicanto, nome scientifico Chimonanthus, ne esistono diverse, ma ce n’è una che merita di essere raccontata. È la storia del primo incontro tra l’albero e un pettirosso, in Oriente si racconta da secoli.

Una bella storia di sopravvivenza, di amicizia e di rispetto per la natura. La leggenda racconta di un pettirosso che, allontanatosi dal suo gruppo, iniziò a girovagare da solo, in cerca di riparo dal freddo. L’inverno, particolarmente rigido, giunse all’improvviso portando pioggia gelida, neve e vento. L’uccellino, per non morire, tentò di trovare riparo.

La leggenda orientale del calicanto e del pettirosso

Calicanto sotto la neve (Canva) – Orizzontenergia.it

Il pettirosso girovagò in lungo e in largo, cercando di trovare un riparo dalle intemperie e per riposare. Era stremato, tanto da non riuscire più a volare. Tuttavia, nonostante chiedesse aiuto alla natura, nessun albero e nessun cespuglio sembrava volerlo accogliere, non per dispetto, ma perché completamente spoglio. Sembrava la fine per il povero volatile, quando una pianta lo chiamò: era il calicanto.

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Sentendo la voce dell’albero, l’uccellino fece un ultimo sforzo e volò verso il calicanto, quasi in fin di vita. Essendo una pianta invernale, il calicanto era una delle poche piante dotate di foglie e di germogli in fiori, seppur deboli e poco appariscenti. Per questo motivo si offrì di dargli protezione dalle intemperie. Il pettirosso ne approfittò, riparandosi tra i suoi rami, trovando così un posto dove riposare al caldo.

La generosità dell’albero commosse la natura stessa, e così, Dio, osservando tutto dall’alto, decise di premiare il generoso arbusto. Trasformò i fiori del calicanto, allora semplici palline incolori, in bellissimi fiori dorati a forma di stella, capaci di evocare magia e incanto attraverso un delicatissimo profumo.

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Da quel momento, l’albero di calicanto divenne bello e affascinante. E così, diventò la pianta invernale ornamentale che tutti noi conosciamo. I fiori dorati e lucenti risaltano nell’inverno e abbelliscono aiuole e parchi, donando al gelo un po’ di luce calda. Il nome, calicanto, è di origine greca e, non a caso, significa “fiore d’inverno”. Tra l’altro, è curioso notare che proprio il suo nome ricorda il canto di un uccello.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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