Letargo dell’orchidea, non fare mai questo: rischi di perderla

Sapevi che anche l’orchidea va in letargo? Attenzione a non fare mai questa cosa durante questo periodo, rischieresti di perderla per sempre.

orchidea riposo vegetativo
Orchidea in fiore – pexels – orizzontenergia.it

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Una delle piante più ambite dai più è sicuramente l’orchidea. Divenuta ormai la pianta d’appartamento per eccellenza, l’orchidea viene spesso scelta per la sua bellezza ed eleganza.

La sua variante più diffusa è l’orchidea phalaenopsis, una pianta caratterizzata da fiori con dei petali che ricordano appunto le ali di una farfalla, come suggerito dal nome.

Nonostante la sua coltivazione sia abbastanza semplice, talvolta la nostra orchidea sembra essere morta ed ormai spacciata. Tuttavia, se si dovesse vedere la nostra orchidea iniziare a perdere i fiori non si tratta di una malattia, ma semplicemente del riposo vegetativo della pianta, ovvero una normale fase del ciclo di vita dell’orchidea.

Cosa non fare durante il riposo vegetativo dell’orchidea

orchidea pianta riposo
Orchidea in riposo vegetativo – Pexels – Orizzontenergia.it

Il riposo vegetativo, come accennato in precedenza, è una fase della vita di una pianta che non si può evitare. Si tratta di una sotto specie di letargo in cui nello specifico l’orchidea perde tutti i fiori e non produce nuove foglie.

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Questa fase è necessaria ad un migliore sviluppo della pianta che permetterà una futura fioritura rigogliosa. Durante questo periodo, però, la pianta non va disturbata in alcun modo e nello specifico non vanno fatte le cose che vi mostreremo di seguito.

In primo luogo, la pianta non va assolutamente concimata, cosa che potrebbe venire spontanea nel momento in cui si vedono cadere i primi fiori. Per poter fertilizzare la pianta dovremo aspettare fino all’arrivo della primavera.

Anche le irrigazioni vanno ridotte. Proprio come per gli animali in letargo, anche le piante durante il letargo hanno bisogno di meno nutrienti, motivo per cui, si dovremo comunque annaffiare l’orchidea, ma riducendo le quantità e la frequenza.

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Inoltre, dovremo anche tenerla in un luogo chiuso dove la luce non sia troppo diretta, ma al contrario molto tenue. Si potrà poi spostare la pianta in un luogo più luminoso verso l’arrivo della primavera.