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Addio ai vecchi telecomandi: preparati a disfarti di quello che hai in casa

Addio ai vecchi telecomandi, quelli che siamo soliti avere in casa: arriva una nuova tecnologia in grado di cambiare la vita.

Tradizionale telecomando (Canva) – Orizzontenergia.it

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Recentemente, è stato presentato un nuovo modello di telecomando, che non ha nulla a che spartire con i vecchi modelli a cui siamo abituati. Il nuovo telecomando, davvero rivoluzionario, cambierà la vita di tutti. Presentato a Los Angeles durante il CES, la fiera della tecnologia, ecco il nuovo gioiello tecnologico destinato ad avere un successo planetario.

Il nuovo telecomando sfrutta una tecnologia inedita, mai utilizzata prima. Prima di tutto, non possiede batterie, ma si ricarica tramite energia solare, perciò è ecosostenibile ed evita sprechi di materiale. Progettata in Svezia, dall’azienda Exager, la nuova tecnologia sfrutta una pellicola fotovoltaica chiamata Powerfoyle.

Il telecomando di nuova tecnologia, una rivoluzione in casa

Cambiare canale in TV (Canva) – Orizzontenergia.it

La pellicola Powerfoyle cattura la luce solare dagli ambienti interni, quindi dentro casa, trasformandola in energia, alimentando così piccoli oggetti tecnologici, come appunto un telecomando. L’azienda Ohsung Electronics sfrutta proprio questa tecnologia svedese per mettere sul mercato un telecomando totalmente ricaricabile a energia solare.

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Il telecomando funziona attraverso la pellicola Powerfoyle e a un supercondensatore ibrido. L’energia richiesta dal prodotto è bassissima, attivata dalle celle solari e dai supercondensatori. Praticamente, il telecomando non si scarica mai ed è destinato a durare per sempre, senza l’uso di batterie. Un cosa simile era già stata progettata da Samsung nel 2021.

Un telecomando ecosostenibile e rivoluzionario

Tuttavia, i telecomando messi in commercio da Samsung, pur promettendo prestazioni simili, non avevano fatto esattamente il loro dovere. Quella che doveva essere una svolta ecosostenibile, in realtà, aveva presentato alcuni dubbi. La plastica utilizzata per la produzione era riciclata, inoltre anche in questo caso era presente una cellula fotovoltaica.

La batteria interna si ricaricava tenendo qualche minuto il telecomando rovesciato, con il dorso esposto, per far assorbire alla cella la luce del sole. Inoltre, poteva essere ricaricato anche tramite USB, per una ricarica rapidissima, di pochi minuti. E allora, cos’è che non quadrava? Che comunque c’è una batteria interna al telecomando, a differenza del nuovo ritrovato tecnologico presentato in questi giorni.

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Ogni due anni, la batteria interna deve comunque essere sostituita e smaltita. Significa sostituire almeno 5 batterie nel ciclo di vita medio di una TV, che è di 10 anni. Moltiplicato per milioni di televisori, lo smaltimento delle batterie è comunque sostanzioso. La nuova rivoluzione del telecomando presentato al CES evita questo problema.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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