Arriva lo stop della Colombia: non concederà più autorizzazioni per estrazione di petrolio e gas

La Colombia, terra dalle tradizioni controverse, muove passi decisivi in contrasto alla crisi. Stop alle estrazioni di petrolio e gas. Vediamo cosa è successo.

Colombia bandiera petrolio
Bandiera colombiana – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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La repubblica colombania, patria dell’imponente catena montuosa delle Ande ma anche di secolari scambi legati a doppio filo col narcotraffico si impone sulla scena politica contemporanea.

L’idea è quella di abbandonare i combustibili fossili muovendo passi importanti in direzione transizione ecologica. Ma cosa significa? E’ davvero possibile smarcarsi dalle estrazioni di petrolio e gas?

Arriva lo stop inaspettato: la Colombia interrompe l’estrazione di greggio dal proprio territorio

Colombia città Bogotà
Bogotà – foto da pixabay – orizzontenergia.it

il paese punta del sud delle Americhe promuove la transizione verso l’energia pulita dicendo addio ad un sistema economico avente come fulcro i combustibili fossili. E’ davvero possibile? Per la Colombia le esportazioni di petrolio rappresentano circa 1/3 di quelle totali e il governo colombiano osservando l’emergenza in atto, ha deciso di virare verso un’economia più verde.

In che modo? La ministra colombiana delle Miniere e dell’Energia, Irene Vélez-Torres, ha parlato dello stop indetto dal governo alle autorizzazioni per l’estrazione di gas e petrolio. A Davos, nell’ambito del meeting World Economic Forum, ha reso nota la necessità di un impegno effettivo e immediato nella lotta al cambiamento climatico.

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La svolta, si intende, è di portata storica. Il paese sud-americano, nonostante la natura controversa della tematica a livello internazionale, ha effettivamente sancito lo stop alle autorizzazioni per l’estrazione di greggio e gas sul territorio. Un bell’esempio di parole seguite da azioni e fatti supportati dal potere esecutivo del governo.

Le riserve di petrolio e gas saranno disponibili fino al 2037, questo dato è quello che ha concesso lo stop tassativo alle autorizzazioni. Forse la data è un po’ troppo al di là rispetto al 2030 fissato dall’agenda europea. Il presidente, Gustavo Pedro, ha parlato di un parallelo impegno del governo in investimenti economici sulle fonti rinnovabili rinnovabili di energia, in special modo nel settore idroelettrico.

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Altro settore irrorato da risorse economiche sarà quello del turismo, in questo modo, spiega il presidente, si potrà colmare ampiamente il vuoto lasciato dal commercio di petrolio. Il capitalismo, ha sottolineato, ha la necessità di superare questi carburanti che da sempre alimentano il potere di un’economia ormai obsoleta e nociva.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Stando ai dati dell’EIA (United States Energy Information Administration), la Colombia nel 2021 è stata la quinta esportatrice di greggio in direzione USA segnando una media di 198.000 barili di petrolio al giorno. Se questo è vero, e certamente lo è, è innegabile che quello dell’autonomia dai combustibili fossili non sarà affatto un passaggio semplice per la nazione.