Kiwi, potarlo non è così semplice come sembra

Quella del kiwi è una pianta dalle origini, per noi, esotiche. Originaria della Cina, spesso non si sa bene da dove partire per potarla.

Kiwi potare piante
Kiwi – foto da pixabay – orizzontenergia.it

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La potatura, come operazione generale di cura e manutenzione delle piante, è da effettuare con estrema delicatezza.

Infatti si tratta di un’azione che, se svolta in modo errato, può risultare addirittura letale per la pianta. A maggior ragione è necessario stare attenti con quelle piante che non si conoscono troppo bene, come il kiwi.

Kiwi: come potarlo senza danneggiare la pianta

Kiwi potare foglie
Foglie di kiwi – foto da pixabay – orizzontenergia.it

La potatura del kiwi deve seguire una specifica tecnica che varierà a seconda della stagione in cui viene effettuata. Partiamo dalla pianta. La pianta del kiwi è originaria della Cina e segue un portamento rampicante nella crescita; non è in solito porre dei tralicci o tutori per facilitarne l’ascensione.

I tralci prodotti dalla pianta possono arrivare a raggiungere i 10 metri di altezza se non di più. La pianta di kiwi produce fiori copiosi durante il periodo della fioritura, le corolle sono ampie, bianche e caratterizzate da lunghi pistilli gialli.

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I frutti della pianta sono invece ovali, marroncino chiaro, scuro o verdognolo, ricoperti di una coriacea buccia pelosa. Orientarsi nella potatura è semplice: sappi che il kiwi necessita di essere potato due volte l’anno, a fine inverno e in estate.

Quella di fine inverno deve essere realizzata dopo aver raccolto tutti i frutti della pianta e aver atteso la caduta di fiori e foglie. Come procedere? Dovrai in primo luogo districare il lungo intreccio di rami sottili ed eliminare quelli che hanno prodotto i loro frutti.

In questo modo i nuovi tralci potranno produrre dalle 12 alle 16 gemme tutte fruttifere. Lascia sui rami secondari almeno 2 o 3 gemme. Ricorda infine che la potatura di fine inverno deve tassativamente essere effettuata alla fine della stagione fredda, essendo quindi sicuri di non incappare nuovamente nel gelo.

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Effettua la potatura quando quindi la pianta è ancora nel pieno del riposo vegetativo. La seconda potatura sarà quella estiva. Il mese da tenere in considerazione è quello di luglio, questa potatura è anche conosciuta come “potatura verde“.

La potatura estiva è solitamente più semplice di quella invernale. Dovrai accorciare i rami che sostengono i frutti e al contempo eliminare i succhioni. Evita la potatura dei germogli laterali, questi portano le gemme dei nuovi rami che saranno produttivi in futuro. Sugli esemplari maschi la potatura estiva andrà fatta alla fine del periodo di fioritura.