Sole, registrata violenta esplosione: le conseguenze si percepiranno anche sulla Terra

Il Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) ha recente registrato una fortissima esplosione sul Sole. I danni potrebbero arrivare sulla Terra

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Sole – Pixabay – OrizzontEnergia.it

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Le esplosioni solari, anche conosciute come brillamenti solari, sono eventi che si verificano sulla superficie del Sole in cui viene liberata un’enorme quantità di energia. Questa energia viene rilasciata sotto forma di radiazione elettromagnetica, particelle ad alta energia e onde d’urto. Le esplosioni solari sono il risultato di improvvisi cambiamenti nei campi magnetici del Sole, che causano un rapido rilascio di energia. Le esplosioni solari possono causare interferenze nelle comunicazioni radio e nei sistemi di navigazione, nonché influire sul clima spaziale.

Quando le particelle ad alta energia associate alle esplosioni solari raggiungono la Terra, possono causare tempeste geomagnetiche, con effetti sui satelliti in orbita e sulle reti elettriche terrestri. Le esplosioni solari possono anche produrre le cosiddette “fiammate solari“, ossia l’emissione di grandi quantità di plasma ionizzato nella corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole. Le fiammate solari possono essere spettacolari da osservare, ma rappresentano anche una minaccia per la sicurezza delle missioni spaziali e dei satelliti in orbita intorno alla Terra.  E ora le attrezzature di osservazione solare conosciute come coronografi, installate sulla sonda spaziale Solar and Heliospheric Observatory (SOHO), hanno catturato un alone di particelle cariche che si stava espandendo dalla zona dell’esplosione solare.

Esplosione sul Sole, allarme per la Terra?

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Sole – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Il 20 febbraio è previsto che una porzione della CME raggiunga la Terra, il che potrebbe provocare tempeste geomagnetiche che si estendono dalla categoria G1, la più lieve, alla G3, quella più forte, come segnalato da SpaceWeather.com, un sito specializzato nel campo. Gli esperti dell’analisi NOAA stanno attualmente lavorando alla creazione di modelli per comprendere la struttura interna e la traiettoria della CME, e perciò le previsioni potrebbero variare nelle prossime ore.

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