Il bonus che nessuno richiede: esiste ma in pochi lo vogliono, le motivazioni

C’è un bonus che nessuno richiede: in Italia le auto elettriche fanno fatica a decollare, neanche gli incentivi convincono i guidatori.

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Auto elettrica in carica (Canva) – Orizzontenergia.it

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L’Italia è indietro rispetto agli altri paesi europei, almeno per quanto riguarda lo sfruttamento delle energie Green. La conversione alle energie pulite, da noi, fatica a decollare, e così si va a rilento. Lo stanno dimostrando i bonus riguardanti l’acquisto delle auto elettriche, richiesti da pochissime persone, a differenza di quelli elargito per le auto benzina e diesel.

I tempi che impone la UE sulla conversione all’elettrico sono molto ristretti, e l’Italia fa fatica a star dietro a questa rivoluzione. Ad oggi, ci sono solo 36 mila punti di ricarica in tutto il territorio. Per fare un confronto, nei soli Paesi Bassi, che hanno un territorio molto più piccolo del nostro, se ne contano circa 90 mila. Insomma, è una mentalità differente, ma non solo, c’è anche altro.

Perché in Italia il bonus sulle auto elettriche fatica a decollare

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Famiglia pronta a salire in auto dopo la carica (Canva) – Orizzontenergia.it

Gli incentivi riguardanti le auto elettriche sono rimasti inutilizzati. Il Governo ha messo a disposizione milioni di euro, e lì sono rimasti, non richiesti da quasi nessuno. Il fatto è che le auto elettriche hanno prezzi troppo elevati per le tasche degli italiani. I salari dell’Italia sono rimasti fermi al 1990, il ceto medio si è impoverito nel corso dei decenni, e il potere di acquisto è drasticamente calato.

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Va da sé che con uno stipendio medio italiano, comprare un veicolo elettrico sia molto difficile. Non a caso, ad andare esauriti, sono stati gli incentivi 2023 riguardanti le auto a benzina, diesel e ibride, per una somma totale di 150 milioni di euro. I fondi destinati all’acquisto di auto elettriche, invece, sono rimasti inutilizzati. Erano destinati 235 milioni di euro, ora ridotti a 218 milioni, ma di questi solo poche decine sono state sfruttate.

Un fallimento totale, almeno per quanto riguarda le automobili. Per quanto riguarda le moto, invece, la situazione è diversa. In questo caso, infatti, dei 190 milioni previsti, ne sono stati sfruttati 173, un discreto successo. Tuttavia, anche per i motocicli, per il 2023 sono stati ridotti gli investimenti, per via di una richiesta inferiore alle aspettative.

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Nel complesso, lo Stato ha messo in campo 630 milioni di euro per la conversione all’elettrico, per l’acquisto di motori elettrici, ma le stime sono negative, e si prevede che anche quest’anno pochi italiani sceglieranno di acquistare veicoli Green, non per filosofia, ma per mancanza di risorse economiche. Un dato su cui riflettere e che riporta a galla l’importanza di aumentare gli stipendi medi, che sono tra i minori in Europa, un vero scandalo per una delle potenze mondiali.