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Sprechi alimentari: la decisione inattesa di Granarolo

Lo spreco alimentare è un argomento molto dibatturo tanto che un’azienda italiana ha preso una decisione inaspettata

Latte-Pixabay-OrizzontEnergia.it

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Lo spreco alimentare è, in questo ultimo periodo in particolare, un argomento molto dibattuto. I suggerimenti sul web, e non solo, per evitare di gettare gli alimenti sono all’ordine del giorno. I supermercati, di contro, continuano a buttare tutto il cibo fresco alla data di scadenza, ed è davvero uno spreco.

Ci sono realtà che riescono a regalare le eccedenze di cibo vicino alla scadenza ad enti benefici che poi lo preparano o lo distribuiscono a chi è in difficoltà. E in alcuni supermercati possiamo acquistare i prodotti vicini alla scadenza con uno sconto particolare. Oppure è possibile scaricare una dell app che hanno come scopo proprio quello di non sprecare.

Queste si dividono in due categorie: una serve a creare una relazione tra cliente e commerciante, mentre l’altra mette in rete produttori, distributori ed enti caritatevoli. Noi possiamo scegliere quale è meglio per le nostre esigenze. Dobbiamo solo scaricare e, con un semplice clic, possiamo aiutare l’ambiente con queste soluzioni antispreco.

L’azienda italiana che ha preso una decisione inaspettata per contrastare lo spreco alimentare

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Visto l’infelice fine dei prodotti freschi che riempiono il banco frigo, un’azienda tutta italiana ha deciso di prendere una posizione del tutto inattesa e inaspettata. Si tratta di Granarolo. Molto conosciuta in campo alimentare per le sue produzioni di latte, yogurt e formaggi, negli ultimi anni è diventata un vero e proprio colosso industriale.

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Tutti conosciamo i suoi prodotti a marchio ed anche quelli acquisiti, come la Yomo, la Pettinicchio, la Merlo e tante altre ancora. Imbatterci, insomma, in qualche suo prodotto fresco è praticamente impossibile. Ed anche quest’azienda risente dello spreco alimentare tanto che è arrivata ad una decisione piuttosto estrema.

Ed è quella di non produrre più latte fresco. D’ora in poi non vedremo più il suo latte nel banco frigo, ma solo quello confezionato a lunga conservazione. La produzione verrà, così, modificata e il latte potrà rimanere più a lungo sullo scaffale del supermercato. Un modo, anche questo, per ridurre gli sprechi.

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I consumatori, infatti, tendono, nel momento in cui si avvicinano al banco frigo, di acquistare i prodotti freschi il più lontano possibile dalla scadenza. In questo modo hanno più tempo per poterli consumare. I dipendenti, contemporaneamente, di solito tolgono gli stessi il giorno prima della scadenza o il giorno stesso. Questi, purtroppo, finiscono in discarica.

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