Kentya, devi sapertene prendere cura: i segreti da conoscere

Hai mai visto una Kentya? Si tratta di una pianta da appartamento perfetta come elemento d’arredo. Scopriamo insieme come prendercene cura.

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Kentya in vaso – Pexels – Orizzontenergia.it

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Le piante da interno sono una tipologia di piante adatte alla coltivazione in appartamento, ma soprattutto delle piante super resistenti e perfette da coltivare per i più inesperti.

Una delle più diffuse, facili da notare in diversi studi medici ed uffici, è la Kentya o Kenzia, il cui nome meno diffuso è Howea forsteriana.

E’ una pianta da appartamento appartenente alla famiglia delle Palmae, ed è originaria dell’Australia. Oggi la Kentya è diffusa in tutta Europa ed è una delle piante più scelte per arredare gli interni di casa. Scopriamo allora come poterla coltivare al meglio.

I segreti per coltivare al meglio la Kentya

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Foglie di Kentya – Pexels – Orizzontenergia.it

La Kentya è una pianta molto semplice da coltivare, ma talvolta necessita di determinate cure altrimenti potrebbe soffrire e non svilupparsi al meglio.

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La prima accortezza da prendere è la posizione della pianta. La Kentya soffre infatti dell’esposizione alla luce diretta del sole, motivo per cui bisognerà posizionarla in un luogo luminoso della casa, ma dove la pianta possa ricevere solo luce indiretta.

Scegli poi un terriccio ricco di torba e sabbia, in modo da replicare l’habitat naturale della pianta. La Kentya, infatti, sopravvive solo con un terreno simile a quello di origine, motivo per cui la si potrà coltivare solo in vaso.

Anche l’irrigazione è estremamente importante per la salute della pianta. Questa pianta ha bisogno di essere annaffiata molto spesso, ma senza esagerare con le quantità. Questo perchè la Kentya risente dei ristagni idrici, un’eventualità da evitare assolutamente poiché potrebbe portare al marciume radicale ed al conseguente deperimento della pianta.

Uno dei problemi legati ad una cattiva irrigazione della pianta è la presenza di foglie ingiallite. Le foglie ingiallite sono il sintomo, al contrario, della mancanza di acqua nel vaso.

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Nel caso in cui, invece, si sia sicuri di aver annaffiato la pianta correttamente l’ingiallimento delle piante potrebbe essere dovuto alla presenza di alcuni parassiti, eliminabili con degli antiparassitari naturali.