Hai mai sentito parlare della piantaggine? Si tratta di una particolare erba caratterizzata da un gusto che ricorda quello di un fungo. Conosciamola più da vicino.
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Al mondo esistono tante piante di cui non si sa tantissimo. Ad oggi infatti esistono delle piante davvero poco conosciute ma che varrebbe la pensa conoscere.
Una di queste è la piantaggine, una pianta non molto conosciuta e presente naturalmente tra la flora selvatica italiana. Si tratta di un’erba nota per il suo sapore che ricorda un po’ quello di un fungo.
Nell’antichità veniva utilizzata come erba medica in diverse situazioni. Ad esempio, in caso di occhi affaticati si realizzava un collirio fatto dal succo delle sue foglie.
Il suo nome tecnico è piantaggine lanceolata e la si può trovare più o meno in tutta Italia, tanto da essersi guadagnata diversi nomi a seconda del dialetto della zona. Cerchiamo allora di capire come fare a riconoscerla.
Come riconoscere la piantaggine lanceolata
Essendo una pianta selvatica non è semplice scovare della piantaggine lanceolata, semplicemente perchè siamo poco abituati a vederla in giro. Proprio per questo motivo è necessario farsi suggerire dagli esperti quali siano i tratti caratteristici di questa pianta selvatica.
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Sicuramente per riconoscerla sarà necessario osservare al meglio le sue foglie. Queste, infatti, sono caratterizzate da 5 nervature ben evidenti sulla superficie della foglia. Oltre alle nervature al tatto si potrà sentire una leggera peluria, proprio come quella che si vede in foto.
Durante la primavera inoltre si possono anche vedere le sue infiorescenze composte da una spiga cilindrica. La piantaggine lanceolata la si può trovare spesso nei campi o nei pascoli, insomma tutte quelle zone di campagna tenute incolte.
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La piantaggine lanceolata è anche un’erba estremamente benefica grazie alle sue numerose proprietà. Ad esempio, sono presenti le vitamine A,K e C, ma anche i flavonoidi, dei potenti antiossidanti utilissimi nella lotta ai radicali liberi.