Avete voglia di mettere alla prova le vostre doti da pollice verde? Allora date un’occhiata ai possibili parassiti che possono attaccare le vostre amate piante.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Quando si coltivano le piante, bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali. Senza la giusta cura, infatti, c’è il rischio di mettere in serio pericolo la normale crescita della pianta. In particolare, bisogna fare attenzione ad alcune specie di parassiti.
Ne esistono davvero tantissimi.
Tutti, a loro modo, possono rivelarsi fatali. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio di quali specie di parassiti stiamo parlando e quali sono le loro caratteristiche specifiche. Le dimensioni, le prede preferite e il clima che preferiscono.
Parassiti che attaccano le piante: alcuni dei più temibili
Tra i parassiti principali ci sono gli afidi. Si tratta di insetti che si caratterizzano per la loro forma a pera. La loro dimensione si attesta sull’1 o 3 mm e il loro colore va dal giallo al verde, passando per il nero o il marrone. Prediligono il clima caldo e mite ed è più semplice trovarlo in ambienti secchi. La loro caratteristica è che si nutrono della linfa della pianta.
POTREBBE INTERESSARVI ANCHE—>Una rosa ed una banana, il trucco degli esperti per una fioritura spettacolare
Molto comune anche il ragnetto rosso che non è altro che un acaro che tende ad attaccare non solo le piante da frutto, ma anche quelle ornamentali. Si trovano soprattutto sulle foglie e prediligono gli ambienti poco umidi. Il loro colore va dal rosso, quando sono piccoli, al grigio, quando sono adulti.
Tra le specie di parassiti in cui ci possiamo imbattere anche la cocciniglia, in particolare quella bianca che è la più diffusa. Predilige gli ambienti poco umidi e poco ventilati. La si trova soprattutto negli internodi dei rami.
Tra i parassiti anche i tripidi che solitamente hanno un colore marrone, chiaro o scuro.
POTREBBE INTERESSARVI ANCHE—>Hai poca luce in giardino, queste le piante da poter coltivare
Hanno la caratteristica di riuscire a perforare e “bucare” le foglie. IL loro letargo si arresta quando ci sono temperature superiore ai 16 gradi. Infine, esistono i minatori fogliari il cui colore varia dal bianco al verde, al marrone. Prediligono temperature miti e areate e si nutrono della linfa presente all’interno della foglia. La dimensione è si aggira sui 2/3 mm.