Le spiagge in Puglia sono tra le più belle in Italia, eppure non è raro incontrare qualcosa che rovini il contesto naturale: alcuni alimenti americani hanno (purtroppo) preso a diffondersi in fretta.
Ogni anno, le spiagge in Puglia raccolgono tantissimi turisti. Italiani e non, le zone del “tacco” dell’Italia richiamano a sé le più disparate generazioni: è innegabile che siano tra le più belle e scelte in tutta la penisola. Eppure, non è raro trovare qualcosa che stoni e rovini l’ambiente: ultimamente, l’allarme cade su diverse tipologie di alimenti americani.
Social network come Tik Tok hanno denunciato l’accaduto, facendo scattare la preoccupazione negli abitanti del posto e nei gestori degli acclamati stabilimenti balneari: è una situazione che sta giungendo al limite e può compromettere il benessere, la bellezza e le attività del luogo se non si trova rimedio.
Spiagge in Puglia: allarme alimenti americani, situazione al limite
La preoccupazione è nata in seguito ad un video Tik tok che sta facendo il giro del web: un ragazzo mostra l’insieme di rifiuti che stanno inquinando le bellissime spiagge pugliesi. Si tratta di residui di cibi o pacchetti ormai scaduti e ancora integri, tutti provenienti dagli Stati Uniti.
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L’incoscienza di questi turisti sta mettendo in serio pericolo il contesto naturale e le attività economiche del luogo. Oltre a non trattarsi di ritrovamenti piacevoli, i residui in plastica sono fortemente nocivi per l’ambiente e gli animali che lo popolano. Moltissime confezioni erano chiaramente presenti sulla spiaggia e nelle acque da svariato tempo: colori e scritte scoloriti, date di scadenza superate, piccoli molluschi attaccati. La situazione è più grave del previsto e il video mostra come stia sfuggendo di mano ai gestori degli stabilimenti balneari.
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Le immagini mostrano, in particolar modo, 15 diversi prodotti che (purtroppo) è possibile incontrare lungo quello che dovrebbe essere un magnifico litorale: mais tostato, bombolette spray di condimento al formaggio americano e al cheddar (tipiche degli hot dog), vasetti di sugo del celebre chef Ettore Boiardi (aprì il suo primo ristorante e una fabbrica a Cleveland negli anni ’20, scrivendo il suo nome come “Boyardee”, affinché gli americani lo pronunciassero correttamente), pacchetti di gommose, vasetti monoporzione di corn flakes, buste di carne secca affumicata, succhi di frutta, confezioni di dolci, vasetti di maccheroni al formaggio da microonde, flaconi di sciroppo per dolci e pankaces, bagnoschiuma e deodoranti, confezioni di zuppe di peperoni, fagioli e carne.