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Animali

Allevamento intensivo di polpi, verranno uccisi a -3°

Alle Isole Canarie l’orrore di un allevamento intensivo di polpi, tenuti in vasche perennemente illuminate e uccisi per congelamento a -3.

Polpo in mare (Canva) – Orizzontenergia.it

L’orrore degli allevamenti intensivi non risparmia nessuno, nemmeno i polpi, dove alle Isole Canarie sono costretti a vivere un vero incubo. Il programma spagnolo per la costituzione dell’allevamento intensivo di polpi, localizzato alle Canarie, ha sollevato una marea di polemiche. Il benessere di questi animali intelligentissimi è in serio rischio.

L’allarme è scattato a seguito di un servizio investigativo della BBC, la quale ha esaminato i progetti della società spagnola Neuva Pescanova. In collaborazione con l’organizzazione animalista Eurogroup for Animals, ecco che è uscito fuori l’ennesimo scandalo ai danni dei poveri animali. Un milione di polpi rischiano di essere allevati in cattività.

Lo scandalo dell’allevamento intensivo di polpi in Spagna

Un polpo (Canva) – Orizzontenergia.it

I dettagli riportati dalla BBC sono agghiaccianti. Nel programma della società spagnola sono previste migliaia di vaschette piccole e perennemente illuminate, per stordire così i cefalopodi, e poi ucciderli tramite congelamento, inserendoli in contenitori di acqua mantenuti a -3 gradi. Insomma, una sorte drammatica per questi poveri animali.

I polpi sono animali estremamente intelligenti, hanno una grande memoria e sanno apprendere. Le intenzioni della società sono atroci e violano ogni diritto internazionale. Attualmente, nel paese non esistono regole per assicurare il benessere dei polpi. Anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) si schiera contro questo tipo di allevamento.

L’inizio di questo tipo di allevamento intensivo è pericolosissimo per tutta l’Europa, poiché, se approvato, può dare inizio alla possibilità di allargare il settore. Occorre bloccare progetti simili, e farlo nell’immediato. Non si può permettere un massacro simile, e non si può permettere una ulteriore evoluzione dell’allevamento intensivo.

L’azienda spagnola, al momento, non si pronuncia, così come resta in silenzio il Governo delle Canarie. Le organizzazioni internazionali devono intervenire, impedendo un disastro immane, per l’ambiente, per il benessere degli animali, e per l’etica umana. Uno scempio che va contro ogni morale, al posto di ridurre gli allevamenti intensivi, che costituiscono un danno, la Spagna si schiera dalla parte opposta. Intollerabile.

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Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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