Adeguare la rete elettrica alle energie rinnovabili, la quantità di soldi che verrà spesa

E’ possibile adeguare la rete elettrica alle energie rinnovabili? Ecco la quantità di soldi necessaria per la spesa.

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Rete elettrica da adeguare – Pexels – orizzontenergia.it

Passare ad un sistema energetico sostenibile che si basi sulle energie rinnovabili non è così semplice. Per farlo è necessario disporre di una fitta rete di distribuzione energetica che possa essere adeguata ad una politica di energia pulita. Questo non è per niente facile visto e considerato che richiede tanto tempo ma soprattutto ingenti somme di denaro.

Ma la vera domanda è la seguente: quanti soldi vanno spesi per una corretta transizione energetica? Cosa serve per poter adeguare le nostre reti elettriche alle fonti di energia rinnovabili? Purtroppo non c’è una risposta secca da dare. Sicuramente non si può negare l’importanza della presenza di investitori in questo caso, visti i costi esagerati che richiede un lavoro di simile rimodernizzazione.

Fare una stima esatta delle spese, però, risulta assai complesso. Proprio per questo motivo nell’articolo di oggi andremo a scoprire quale sia l’importanza di tali investimenti, analizzando inoltre la quantità di denaro necessaria per costruire una rete elettrica adeguata alle energie rinnovabili, in modo da riservare un futuro migliore alle nuove generazioni, ma soprattutto al pianeta.

Rete elettrica rinnovabile: cosa serve

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Campo eolico lontano dal centro abitato – Pexels – orizzontenergia.it

Le fonti di energia rinnovabile, come ad esempio l’energia solare, stanno divenendo delle fonti di energia di grande rilievo nel panorama energetico odierno. Oltre a disporre di tanti vantaggi, però, queste fonti energetiche hanno anche dei difetti. In primis, molto spesso possono essere posizionate solo in luoghi sperduti, molto difficili da raggiungere e sicuramente molto lontani dalle città.

Proprio per questo motivo diventa importantissimo predisporre un’adeguata rete elettrica che permetta di far arrivare l’energia di queste fonti rinnovabili – come nel caso delle pale eoliche – fino ai centri abitati, dove la richiesta di energia risulta maggiore. Può sembrare banale, ma una buona rete di trasmissione energetica può fare la differenza al giorno d’oggi, poiché non tutti possono godere dell’energia rinnovabile senza collegamenti che possano portare l’energia in casa.

Oltre a questo, però, ci sono altri svantaggi che vanno presi in considerazione. Nel campo dell’eolico, ad esempio, si è soggetti alla variabilità delle condizioni meteo, che fanno si che l’energia prodotta sia minore nei mesi invernali, portando così a delle variazioni nelle offerte energetiche. In questi casi, anche il luogo incide molto, poiché, ad esempio, il vento in alcune zone paesaggistiche è praticamente assente.

Investire in una fitta rete elettrica sostenibile quindi non significa solo riuscire a portare l’energia nelle case degli italiani, ma anche trovare delle soluzioni per problematiche del genere. Un ottima idea sono i sistemi di accumulo degli impianti fotovoltaici che permettono di immagazzinare energia durante le giornate di sole, per poi utilizzarla nei momenti in cui produrre energia sarebbe davvero complesso.

Quanti soldi sono necessari per la transizione energetica

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Energia green – Pixabay – orizzontenergia.it

Ma tornando a noi, quanti soldi servono per rimodernizzare le reti elettriche? Per adeguare le nostre reti ad un modo di energia rinnovabile, sappiamo che serve davvero tanto denaro. Secondo alcune attente analisi si stima che gli investimenti nei prossimi anni si aggireranno intorno ai miliardi di euro necessari per poter sviluppare tutte le tecnologie che servono per delle infrastrutture degne di questo nome.

Per quanto possa sembrare una cifra a dir poco esagerate, costruire una rete che possa coprire tutto il territorio nazionale richiede tanto lavoro e tanto denaro. Bisogna immaginarlo come un investimento necessario per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni, ma soprattutto per arginare il problema del cambiamento climatico su tutto il territorio.

Se poi si volesse estendere il lavoro – finora considerato solo sul territorio italiano – a tutto il globo allora la spesa da mettere in conto sarebbe ben maggiore. Questa, infatti, si aggirerebbe sui 25 mila miliardi di dollari in 25 anni.