Alimenti in frigorifero, dove venivano conservati prima della sua invenzione

Prima dell’invenzione del frigorifero, quali erano le modalità di conservazione degli alimenti? Come si potevano mantenere intatti i cibi?

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Conservazione delle uova in frigo (Canva) – Orizzontenergia.it

È una domanda che prima o poi si pongono tutti: ma prima dell’invenzione del frigo, come facevano a mantenere intatti i vari alimenti? Eh sì, perché il frigorifero è stata una delle invenzioni più importanti della storia, capace di rivoluzionare il concetto di alimentazione e di conservazione del cibo, incidendo profondamente sulla vita quotidiana di tutti i cittadini del mondo.

Ma se il primo frigorifero domestico risale a oltre un secolo fa, era il 1913, inventato dall’americano Fred Wolf, anche se ci vollero almeno 40 anni prima della sua diffusione capillare in tutte le case, prima come si faceva? Molte persone potrebbero pensare che prima si era soliti usare neve, ghiaccio, oppure si era soliti mettere sotto terra, magari in cantina, gli alimenti. E non sarebbe un pensiero errato.

Conservazione degli alimenti prima dell’invenzione del frigorifero

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Frigo dall’anta aperta colmo di cibo (Canva) – Orizzontenergia.it

Magari, i cibi freschi si consumavano all’istante, senza ricorrere alla conservazione. Certo che è davvero curioso, perché l’avvento degli elettrodomestici, che oggi diamo per scontati, deve aver avuto un impatto enorme sulla vita delle persone dell’epoca. Il frigo si è diffuso nel mondo solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, tra gli anni 40 e i gli anni 50. Prima della sua invenzione, la conservazione del cibo rappresentava una sfida.

Si era soliti conservare gli alimenti in dispense fresche, o nelle cantine sotterranee. Inoltre, alimenti freschi non erano molto acquistati, proprio per evitare il problema della conservazione. Si acquistavano ogni tanto e si consumavano in giornata. Intanto, oggi, si sta tornando indietro nel tempo, con l’invenzione di un frigo che funziona senza corrente elettrica. Sembra assurdo, eppure ne parliamo in questo articolo.

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Modello moderno di frigorifero (Canva) – Orizzontenergia.it

Certo, l’arrivo del frigo ha cambiato la storia, consentendo alle famiglie di acquistare più alimenti, anche a lunga durata, e di mantenerli comunque freschi e intatti. Ha dato modo, inoltre, di pianificare meglio i pasti nel corso della settimana, nonché di prevenirne il deterioramento, prevenendo lo sviluppo di batteri nocivi. La disponibilità di alimenti freschi e della varietà a disposizione, ha anche aiutato nel diversificare le diete.

Grazie a questo apparecchio, sicuramente essenziale, è possibile conservare correttamente di tutto e di più, stando attenti ai vari scomparti, per differenziare i vari tipi di cibo. Il frigo è l’elettrodomestico per eccellenza, impossibile non averlo in casa, fondamentale per la nostra vita, ma è anche un macchinario energivoro. Naturalmente, più la tecnologia progredisce e più si mettono a punto frigoriferi di classe energetica superiore, che incidono sempre meno sul costo delle bollette.

Ma quanto consuma un frigorifero comune? Diciamo che, in base alla fascia energetica, questo consuma tra le 100 e le 240 watt ogni ora. Traducendo in cifre, ogni giorno comporta una spesa di circa 20 centesimi. All’anno, la spesa media va dai 60 agli 80 euro per casa. Frigoriferi di classe inferiore, che magari hanno 15 o 20 anni, comportano addirittura una spesa di circa 150 euro all’anno.