Basilico al sole: l’azione è alquanto sbagliata. Ti sveliamo cosa succede alla pianta e perché è importante rimediare quanto prima
L’arrivo della bella stagione porta con sé tante abitudini che ogni anno si ripetono come se fosse un vero mantra. Tra questi c’è l’acquisto di una piantina di basilico, un must anche per chi non ha il pollice verde. Prenderne volta per volta qualche fogliolina per insaporire le preparazioni, ed in particolare un sughetto fresco realizzato con i pomodorini, non ha prezzo.
È oggi uno dei simboli della cultura italiana e della dieta mediterranea anche se, in pochi lo sanno, la sua derivazione è asiatica anche se Greci e Romani lo hanno impiegato a lungo, non solo in cucina. Un’erba aromatica tra le più usate e amate che spesso però crea dei problemi nella coltivazione. Oggi ad esempio, ti spieghiamo perché è sbagliato mettere il basilico al sole e quali sono le conseguenze che in pochi conoscono.
Basilico al sole: i rischi che in pochi considerano
Oggi il basilico si è adattato perfettamente al clima italiano e mediterraneo e proprio per questo è considerata una pianta adattiva. Questo non significa che in ogni posto ritrova le condizioni adatta per crescere in modo sano e rigoglioso. Quello che non bisogna mai dimenticare è che il basilico non ama le temperature troppo calde e allo stesso modo anche il freddo eccessivo.
Per la pianta va bene il clima moderato, crescendo tra la primavera e la prima parte dell’estate. E con il sole come si comporta? È vero che ne ha bisogno per alcune ore al giorno, circa 5 o 6, ma non bisogna mai esagerare e generalizzare. Se l’esposizione è diretta e la luce è eccessiva diventa dannosa per la pianta. Il troppo sole, con esposizione prolungata porta la pianta a morire lentamente. Le foglie diventano gialle fino a seccare del tutto.
Dove tenere, dunque, una piantina di basilico? In una zona in cui c’è luce ma lontano dal sole diretto, sopratutto nel corso delle ore più calde della giornata. C’è da fare attenzione poi anche all’acqua. Pure in questo caso la moderazione è la migliore consigliera: mai copiosa ma facendo in modo che l’evaporazione sia ridotta. Il terreno è bene che sia umido ma in modo leggero senza creare eccessivi ristagni che portano al marciume radicale.