La tecnologia che potrebbe evitare tragedie, la scoperta dopo il monitoraggio

Evitare le tragedie tramite il monitoraggio e gli strumenti ad hoc. Protagonista della sperimentazione è la Marmolada

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Punta Penia sulla Marmolada (Canva) – Orizzontenergia.it

L’attività di monitoraggio e di prevenzione rappresenta in più campi la via ottimale, quella che permette di conoscere le cose per tempo e osservare, anche se da lontano, eventi ed evoluzioni. Lo possiamo fare con il nostro corpo con screening ed esami ad hoc ma anche con la natura. Monitoraggi frequenti e precisi permettono di capire, infatti, con maggiore possibilità il verificarsi di eventi estremi. Sono questi i maggiori indicatori del cambiamento climatico che sta mettendo a dura prova il pianeta.

Sono sempre di più, purtroppo, i tristi avvenimenti naturali che creano danni e morte. Come dimenticare quello della Marmolada dove in seguito al distaccamento di ghiaccio e detriti sono morte 11 persone. Per prevenire eventi del genere, a distanza di un anno dalla tragedia, si sta lavorando sodo e pare che presto potrebbe esserci una svolta grazie all’uso sperimentale di uno strumento in grado di dare un grande contributo all’attività di monitoraggio. Vediamo di cosa si tratta.

Evitare le tragedie: un radar testato sulla Marmolada

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Studio del ghiaccio della Marmolada (Canva) – Orizzontenergia.it

È la Marmolada il terreno di studio degli ultimi giorni. Proprio qui, infatti, si sta testando una speciale attrezzatura in grado di scandagliare lo stato del ghiaccio e capire cosa può verificarsi in superfice. Si tratta di un radar che riesce a capire se sotto lo strato superficiale ci sia dell’acqua. La prima osservazione è stata condotta solo qualche giorno fa, il 7 luglio ed ora i dati sono oggetto di indagine.

A prendere parte alla spedizione un team di esperti dell’Università di Trento. Tocca a loro, ora, capire se l’apparecchiatura usata permette di avere informazioni utili sul ghiacciaio e sulla sua attività e dunque di capire lo spessore e soprattutto se al di sotto ci sia la presenza di acqua o meno. Tutto è in divenire, si tratta ancora di una fase sperimentale ed embrionale ma se i primi risultati dovessero essere confortanti il radar potrebbe essere installato su un drone.

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Il ghiaccio della Marmolada (Canva) – Orizzontenergia.it

La tecnologia usata sulla Marmolada è simile a quella utilizzata per il radar spaziale che è in viaggio verso Giove con arrivo previsto per il 2030. Oltre a capire lo stato dell’arte del ghiaccio, la sonda permette di comprendere anche se ci sono dei segni di vita sotto lo strano di ghiaccio.