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Animali

Può costare più di 40 mila euro: è il gatto più costoso al mondo – FOTO

Conosci il gatto piu’ costoso al mondo? E’ davvero curioso sapere e capire come può arrivare il costo di un felino a 40 mila euro (anche piu’). 

Gatto seduto – Pixabay – OrizzontEnergia.it

Fa bene avere un gatto in casa? Secondo alcuni studi la risposta non può che essere affermativa; sono numerosi infatti i benefici psico-fisici  da trarre, anche una semplice carezza al proprio felino incide positivamente sulla propria pressione sanguigna. La compagnia di un gatto può davvero aiutare a dare un tocco di leggerezza alla vita, quindi a superare i traumi e rafforza il sistema immunitario.

Le razze dei gatti sono numerose e conoscerle tutte forse è davvero impossibile. Lo stesso discorso vale anche per il costo: comprare un gatto non ha un tariffario unico, esistono infatti degli esemplari il cui prezzo è davvero esorbitante, stiamo parlando infatti di una cifra con cui puoi decidere alternativamente di comprare una macchina o un gatto.

Il gatto piu’ costoso al mondo

gatto bengala primo piano – Instagram – OrizzontEnergia.it

Insomma, esistono delle razze di gatto particolarmente costose e davvero prima di acquistarli ci vorrebbe un finanziamento, al pari di quando si acquista un’auto. Il gatto piu’ costoso al mondo è il “micio leopardo” detto anche gatto del Bengala. Una grossa taglia per essere un felino e dalla forma allungata, un peso che può arrivare anche ai 9 kg.

Muscolarmente molto sviluppato, doti che lo rendono molto attivo e dinamico, per non parlare della velocità di corsa, davvero notevoli. Nonostante sia un animale che può stare comodamente in casa, non dimenticate le sue origini selvatiche e questo lo impone ad avere uno spazio molto ampio dove poter sfogare tutta la sua reattività.

Un mantello meraviglioso costituito da un pelo corto, fitto, aderente al corpo con varie colorazioni che vanno dal giallognolo all’arancio-rossastro, immancabili a contrasto le macchie marroni, cioccolato o cannella. La coda è di media lunghezza ma con la punto arrotondata. Uno spettacolo di gatto.

gatto bengala in casa – Instagram – OrizzontEnergia.it

Il Bengala nasce da un esperimento non riuscito che risale al 1973 da part del dottor Centerwall: lo scopo era quello di studiare la leucemia felina nei gatti domestici. Il Bengala possiamo definirla come una razza ibrida che deriva dall’incrocio del gatto domestico e del gatto leopardo asiatico. Il riconoscimento ufficiale è avvenuto solo nel 1991, quindi è un gatto davvero recente.

Maria Longo

Nata a Catania nel 1987. Conseguita la Laurea Magistrale in Giurisprudenza con una tesi dal titolo “Matrimonio omosessuale: un’analisi comparatistica”, intraprende il percorso forense tra divorzi, procedimenti in Corte D’Appello e Commissione Tributaria. Parallelamente muove i primi passi in ambito giornalistico collaborando con alcune testate locali e scrivendo articoli di diritto con analisi approfondita sulle pronunce più autorevoli della Corte di Cassazione. Appassionata di fotografia, non rinuncia mai alla sua reflex che viaggia con lei, alla ricerca di dettagli da immortalare. Lingue parlate inglese, francese e spagnolo.

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