Cibi confezionati e contaminazione batterica, questi 3 sono i più “pericolosi”

Ogni giorno, si parla sempre di più della contaminazione nei cibi che mangiamo: ma quali sono i più pericoloso? Ecco i primi tre

frutta e verdura
Contaminazione batterica (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Ogni giorno, ormai ne siamo consapevoli, siamo più circondati da prodotti alterati, inquinati e soprattutto contaminati: e che proprio per questo costituiscono un danno per tutti. Come, ad esempio, tutti i cibi di cui ci serviamo ogni giorno che in realtà potrebbero presente degli aspetti molto tossici e di cui spesso neanche ci rendiamo conto.

Certo, tutti i negozi di alimentari sono per legge tenuto ad adottare tutte le misure e procedure di sicurezza, oltre che i controlli necessari per la nostra salute, ma non sempre questo costituisce una buona rassicurazione. I rischi, d’altronde, sono sempre dietro l’angolo e per tre cibi in particolare l’allarme sembra essere più elevato che per altri.

Contaminazione, ecco i tre cibo più pericolosi

attenzione ai cibi confezionati
Allarme alimenti al supermercato (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

Ma cerchiamo adesso di capire, più nel dettaglio, quali sono i cibi da cui più dovremmo essere messi in guardia e tenerci potenzialmente lontano. Come ben sappiamo, infatti, il nostro supermercato ci offre ormai una vasta gamma di alimenti tra cui poter scegliere, come ad esempio prodotti freschi, altri surgelati o ancora in scaffali e scatole. Proprio per questo motivo, abbiamo trovato ben tre prodotti che potrebbero essere più allarmanti di altri: al primo posto, senza dubbio, non possiamo che trovare proprio la carne al banco macelleria.

Molto spesso avremo pensato di andare incontro alla qualità optando proprio per i cibi da banco, ma non sempre questo è vero. Anzi, solitamente proprio la carne acquistata nei supermercati viene a loro vendita tramite confezioni di plastica o polistirolo, avvolta inoltre in pellicole trasparenti: un imballaggio, insomma, che nonostante i controlli potrebbe ugualmente favorire la diffusione della salmonella, o di altri batteri patogeni di altro tipo. La causa, in particolare modo, è da ricercare proprio nelle temperature spesso variabile a cui sono sottoposti questi prodotti.

Al secondo posto dei cibi che dovrebbero costituire un allerta per tutti noi, invece, troviamo le verdure in vista: come ad esempio le tipiche insalate, l’ortofrutta e i germogli. Insomma, a rappresentare un rischio in particolare modo è proprio tutta quella lavorazione necessaria per ottenere un prodotto finito e imbustato, che potrebbero però aumentare il rischio di contaminazione. Per finire, al terzo posto troviamo anche le cosiddette salse pronte: fate dunque attenzione alla maionese ad esempio, perché non è escluso che si possano verificare degli errori in quelle che sono le fasi di produttiva, trasporto o ancora stoccaggio che ne vanno a manomette l’integrità.

pomodori al supermercato
Cibi confezionati (Foto pixabay)-Orizzontenergia.it

In conclusione, come potete ben vedere si tratta di rischi senz’altro reale e che ci circondano ogni giorno, ma da cui possiamo imparare a proteggerci. Cercando, ad esempio, di mettere in atto alcuni accorgimenti per tutelarci al banco, evitando le confezioni provviste di buchi o segni di usura. O ancora evitando quegli scaffali dove sentiamo importanti sbalzi termici che potrebbero riflettersi sui nostri cibi. In conclusione, facciamo sempre attenzione al nostro olfatto: se sentiamo in odore strano, è senza dubbio un campanello d’allarme.