Specie aliene invasive, cosa sono e qual è la soluzione per arrestarle

Lo sapevi che sono state avvistate delle specie aliene? Scopriamo di cosa si tratta e come comportarci per riuscire ad arrestarle

pesci pericolosi
Pesci nel mare (Canva-Orizzontenergia.it)

Come prima cosa è opportuno sottolineare un aspetto molto importante di quello che vogliamo dirvi. Quando parliamo, infatti, di specie aliene invasive non facciamo per nessun motivo riferimento ai cosiddetti ufo: dimenticate gli esseri che noi tutti immaginiamo di colore verde e con delle simpatiche antenne al posto delle orecchie. Stiamo infatti parlando di tutt’altro e soprattutto di qualcosa di molto meno spaventoso.

Dunque, in questo articolo non troverete niente di simile a navicelle volanti avvistate nei cieli o ancora improvvisi cerchi nel grano. Tutt’al più, è altrettanto corretto affermare che però c’è un motivo molto specifico per il quale decidiamo di parlare di “specie aliene invasive”. Per scoprire di cosa si tratta e soprattutto a cosa andiamo incontro, oltre che cercare di comprendere in che modo relazionarci con questi essere, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi. Ecco infatti tutto quello che vi serve sapere.

Come arrestare le specie aliene, scopriamolo insieme

nuove specie di pesci
Pesce palla alieno (Canva-Orizzontenergia.it)

Cominciamo, a questo punto, con il cercare proprio di capire di cosa stiamo parlando e dunque a cosa si fa riferimento con il termine di specie aliene invasive. Ebbene, in questo modo in realtà di va a parlare di quegli organismi che appartengono a un determinato ecosistema e anche una specifica area geografica, ma che per qualche motivo si ritrovano a essere trasferite in ambienti a loro estranei e insoliti fino a proliferare anche altrove.

Per la precisione, è bene sottolineare che questi spostamenti non avvengono in modo naturale, ma vengono anzi causati e indotti dall’azione dell’uomo: proprio per questo motivo, si può parlare della nascita di specie aliene invasive per via artificiale. E, come potrete immaginare, questa azione può portare alla nascita anche di importanti conseguenze sia per l’eco sistema in cui questi organismi vanno a essere inserito che per la nostra economia.

Basti pensare, infatti, che il trasferimento di organismo può portare anche alla perdita di miliardi di euro e in Italia si stima una loro presenza che supera le tremila specie. Una presenza corrispondente a circa il quindici per cento e con un aumento di ben il novantasei per cento solo negli ultimi trent’anni. Nel mediterraneo, infatti, è possibile individuare la bellezza di quarantadue muove specie ittiche come ad esempio il pesce scorpione, il pesce palla maculato, il pesce flauto e anche quello cosiddetto coniglio.

quando non pescare
Pesca intensiva pesci (Canva-Orizzontenergia.it)

Sicuramente, oltre che all’azione dell’uomo, la nascita e lo spostamento di queste specie aliene invasive può essere ricondotta anche ai continui è ormai inevitabili cambiamenti climatici che ci circondano. La loro presenza, inoltre, va a creare un mutamento è una minaccia non indifferente per il Mar Mediterraneo, sia in termini economici che per la salute delle altre specie. Certo, non è escluso che in un futuro non troppo lontano queste specie possano diventare un’opportunità.

Come sta accadendo ad esempio nella Turchia sud occidentale, dove si sta cercando di incentivare il loro consumo e la loro mercatizzazione (con il rischio, però, che questa possa a lungo andare diventare eccessiva e fuori controllo). Certo, dunque: questa potrebbe rappresentare una soluzione a questa invasione ma del tutto di carattere antropocentrico e che per tanto ha ben poco a che vedere con il tema della sostenibilità.