Estate 2023, la più calda mai registrata prima

L’estate 2023 è stata la più calda degli ultimi anni: da 120 anni non si erano mai registrate temperature simili. Andiamo a scoprire nel dettaglio questa situazione allarmante, i suoi sviluppi futuri e le possibili soluzioni per arginarla.

Estate 2023, la più calda mai registrata prima
Sole (Pixaby) – Orizzontenergia.it

L’estate 2023 è praticamente giunta al capolinea. Il conto alla rovescia all’arrivo dell’autunno è partito: se in alcuni c’è un senso di nostalgia per la fine del periodo estivo, per molti invece la transizione verso la stagione autunnale è un toccasana.

D’altronde, anche se i mesi estivi sono i più amati di tutto l’anno, in questo 2023 ci hanno messo tutti a dura prova. L’estate appena passata è stata la più calda in assoluto: le sue temperature roventi ci hanno fatto patire, avvolgendoci nell’afa. Stanchezza e malessere si sono impossessati delle nostre giornate, nelle quali svolgere le nostre mansioni quotidiane ha rappresentato una vera e propria impresa.

Il nostro corpo non è proprio programmato per vivere con un caldo del genere. Consideriamo che in alcune parti del mondo il termometro ha superato anche i 40 gradi. È vero che non sono mancate perturbazioni estreme, tra grandini e uragani, ma comunque i mesi estivi appena trascorsi sono stati i più roventi degli ultimi anni. In media sulla Terra si sono registrati 17 gradi.

Estate 2023, la più calda: temperature elevatissime in tutto il mondo, lo scenario

Estate 2023, la più calda
Temperature roventi (Pexels) – Orizzontenergia.it

Il mese dove si è registrato il picco di caldo in questo 2023 è stato luglio. Guardando al caldo record di questi mesi passati, bisogna ricordare come non si intende il clima di una singola parte del mondo, ma in generale quello che è raggiunto in tutta la Terra. Di fatto però ci sono parti che sono state più colpite dalle ondate di caldo.

Le temperature raggiunte nella stagione estiva 2023 sono state le più elevate degli ultimi 120 anni (qui trovi un approfondimento sul caldo anomalo e quello che ci aspetta nel 2024).

Tutto questo è stato un mix di fattori, tra cui le temperature roventi dei mari, che hanno portato a fenomeni preoccupanti come siccità e incendi, con conseguenze disastrose sugli ecosistemi globali.

A diffondere i dati sul caldo del 2023 è stata la Copernicus Climate Change Service, agenzia satellitare europea. Questi sono stati commentati dal Presidente dell’Onu, Antonio Guterres, secondo quanto riportato su Ohga. Il Segretario generale delle Nazioni Unite ha sottolineato come gli scienziati da tempo avessero allarmato sul fatto che i combustibili fossili e la nostra dipendenza da loro ci avrebbero portato al collasso. Per Guterres il clima della Terra sta implodendo in modo troppo veloce e noi non siamo pronti a gestire gli eventi climatici estremi che stanno minando il Pianeta e che sono pronti a susseguirsi negli anni in modo sempre più rapido.

Estate 2023, la più calda mai registrata prima: il motivo
Caldo (Pixabay) – Orizzontenergia.it

Ma ci sono delle soluzioni per invertire la rotta e riuscire a contrastare il riscaldamento globale una volta per tutte? A livello collettivo è necessario agire subito cambiando molte scelte: in particolare dire addio alle deforestazione, ridurre drasticamente il ricorso alla plastica e la mole degli sprechi potrebbero fare davvero la differenza, per arginare il quadro in cui verte il nostro Pianeta.