Peperoni, se li tratti in questo modo diventano altamente tossici: occhi aperti

I peperoni sono tra gli ortaggi più consumati, ricchi di proprietà benefiche, ma in certi casi possono diventare altamente tossici. Cosa considerare?

Peperoni tagliati a fette (Canva) – Orizzontenergia.it

Amatissimi e molto consumati, i peperoni sono tra gli ortaggi (anche se in realtà, dal punto di vista botanico, sono frutti) protagonisti delle nostre tavole, specie in estate. Arrivati in Europa dopo la scoperta dell’America, sono sin da subito entrati a far parte della tradizione culinaria dei paesi europei. Inizialmente, questo frutto veniva chiamato Capsicum, per via della capsaicina, la sostanza che dona il tipico senso di piccantezza.

Versatile e adatto per la preparazione di infinti piatti, il peperone si divide in diverse varietà, sia per la forma, come ad esempio il cosiddetto peperone snack, che per il numero di punte, sulla cui qualità abbiamo già parlato. Infine, il colore, che dona un gusto particolare all’ortaggio. Comunque sia, in qualsiasi tipologia, il peperone gode di tantissime proprietà benefiche.

Le proprietà dei peperoni, ma occhio alle quantità, possono essere altamente tossici

Tre peperoni in fila (Canva) – Orizzontenergia.it

Ricco di vitamine A, C, e de gruppo B, privo di grassi, il peperone contiene poche calorie, soltanto 22 grammi per ogni 100 grammi di prodotto. Occorre fare attenzione alla cottura, poiché potrebbe disperdere le sue proprietà. L’ideale sarebbe consumare peperoni crudi, oppure cotti al vapore. Tuttavia, in qualsiasi modo vengano consumati, non bisogna mai esagerare con le quantità. Per quale motivo?

È proprio per via della sostanza che i peperoni contengono, ossia la capsaicina, che dona la piccantezza al frutto. La capsaicina, infatti, se assorbita in grosse quantità, può diventare tossica. Per questa ragione, è sconsigliato il consumo di peperoni per i bambini piccoli, ma anche per gli adulti che soffrono di colon irritabile, di ulcera gastrica o di altri disturbi legati all’apparato digerente.

Che cos’è la capsaicina e quali effetti comporta

La capsaicina è il principale nutriente benefico contenuto nel peperone. Si tratta di una molecola dotata di proprietà antibatteriche, analgesiche e antitumorali. Tra l’altro, si pensa che questa possa influenzare anche il colesterolo cattivo, riducendone i livelli, favorendo anche una buona coagulazione, grazie alla vitamina K. Inoltre, in base al colore di peperone, si ottengono determinati benefici.

Ad esempio, il peperone verde ha proprietà depurative, quello giallo è ricco di antiossidanti, il rosso è maggiormente digeribile. Tutti, comunque, aiutano a saziare, riducendo il senso di fame, e tutti sono ipocalorici. Se da una parte, il consumo di peperoni protegge il sistema cardiovascolare, dall’altra, come accennato, può scatenare diversi disturbi allo stomaco e all’apparato digerente. Si tratta di effetti collaterali da tenere sempre d’occhio, in particolare se si consumano peperoni crudi.

In rari casi, inoltre, si può assistere ad allergia al peperone, causata da allergeni Cap A1 e Cap A2, che può generare crampi alla pancia, senso di pesantezza, infiammazione all’intestino, fino a sintomi più gravi. Quando si va al mercato ad acquistarli, è importante controllare bene il loro aspetto, valutando soprattutto la buccia. Questa deve essere lucida e liscia, mentre il peduncolo più è verde e meno tempo è trascorso dal raccolto.