Ha+pi%C3%B9+di+14mila+anni+ma+ci+mostra+un+futuro+che+pu%C3%B2+essere+spaventoso
orizzontenergiait
/2023/10/18/ha-piu-di-14mila-anni-ma-ci-mostra-un-futuro-che-puo-essere-spaventoso/amp/
News

Ha più di 14mila anni ma ci mostra un futuro che può essere spaventoso

Un testimone silenzioso di ciò che accadde 14mila anni fa, fornisce prove di un avvenimento che se dovesse ripetersi potrebbe essere una vera catastrofe planetaria: vediamo insieme di cosa si tratta

Tronco d’albero (OrizzontEnergia.it)

Lo studio degli eventi cosmici che si verificano nell’Universo è una costante dell’attività dei ricercatori e degli astronomi che con il loro lavoro cercano di spiegare e capire molti dei misteri del cosmo. Le dinamiche interstellari non sono di facile decodificazione e la conoscenza di molti dei fenomeni è ancora molto limitata, ma il progresso e la scienza continuano incessantemente a raccogliere dati e informazioni e ad elaborarli per interpretare al meglio ogni singolo indizio. L’analisi costante di elementi e reperti sparsi in ogni angolo del Pianeta contribuisce a delineare fenomeni ed eventi accaduti nel passato remoto della Terra,  pensando al futuro.

Le alterazioni e le attività che si manifestano nell’Universo sono riconducibili a disturbi che interferiscono anche con l’atmosfera terrestre e non solo. E molte delle modifiche che si registrano provengono dalla nostra stella: il Sole. L’energia solare si estrinseca con l’avvicendarsi di effetti gravitazionali, flussi di plasma, campi elettromagnetici, con le radiazioni che arrivano sulla Terra e con quello che viene definito il vento solare. Le particelle vengono rilasciate dall’astro e il nostro sistema di protezione formato dalla magnetosfera e dall’atmosfera, agisce da scudo, impedendo i danni che alcune di loro potrebbero causare. Altro discorso sono le cosiddette tempeste solari che possono interferire disturbando la magnetosfera terrestre, con una fortissima emissione di materia incontrollata che genera un vento solare tale da poter raggiungere la Terra con conseguenze catastrofiche, come pare sia accaduto migliaia di anni fa.

L’Evento di Carrington

Aurora Boreale (OrizzontEnergia.it)

Uno degli eventi solari più noto nella comunità scientifica fu l’Evento di Carrington, una tempesta solare geomagnetica avvenuta nel 1859, osservata e catalogata dall’astronomo Richard Carrington. Un fenomeno che risultò interferire con le funzionalità dell’attività del telegrafo per alcune ore e si manifestò anche attraverso la comparsa di un’aurora boreale a latitudini improbabili. I brillamenti e le esplosioni magnetiche verificatesi sulla superficie solare quel mattino di settembre, furono causate dall’espulsione di massa coronale, la più violenta mai registrata, che ancora oggi viene studiata ed analizzata dagli esperti.

Le espulsioni di materiale dalla corona solare vengono rilasciate nello spazio e se si dirigono verso il nostro Pianeta, possono essere catturate dal campo magnetico dell’atmosfera terrestre, generando perturbazioni geomagnetiche, potenzialmente molto pericolose. Oggi un simile evento se colpisse la Terra potrebbe essere molto più significativo di quello avvenuto in un tempo in cui l’elettricità prodotta sulla Terra era solo agli albori. Considerando che attualmente l’umanità intera dipende dall’energia elettrica e dai satelliti in orbita, è facile comprendere quanto sarebbe devastante se una tempesta solare arrivasse a interagire con il nostro campo magnetico.

Il testimone arboreo, ritrovato e analizzato

Siamo nelle Alpi francesi, sulle sponde del fiume Drouzet, dove sono stati ritrovati alcuni alberi secolari che testimoniano come più di 14mila anni fa si sia verificato un altro evento riconducibile ad una terribile tempesta solare che ha colpito la Terra. La scoperta ha una rilevanza straordinaria fornendo ai ricercatori materiale di indubbia importanza scientifica. In pratica l’analisi degli anelli dei tronchi, prossimi alla fossilizzazione, ha evidenziato la presenza di livelli di radiocarbonio tali da far registrare un picco avvenuto esattamente 14.300 anni fa.

La deduzione degli scienziati fa ritenere molto più che probabile che in quell’epoca si sia prodotta una tempesta solare di proporzioni enormi che ha portato all’espulsione di enormi quantità di particelle energetiche che sono entrate in contatto con l’atmosfera terrestre. Un evento solare estremo che ha dato origine a enormi picchi nella produzione di radiocarbonio e berillio, rilevati entrambi dai reperti terrestri. Questa sembra così da classificare come la peggiore tempesta solare avvenuta tra le nove riscontrate negli ultimi 15mila anni, presumibilmente con una intensità doppia rispetto a tutte le altre. L’ipotesi che possa ripetersi è davvero preoccupante e spaventosa e il lavoro prosegue nel tentativo di comprendere la genesi di tali eventi e capire come proteggere la Terra dalle inevitabili conseguenze.

Pubblicato da