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Stufe elettriche, i consumi spropositati non considerati: le cifre

Le stufe elettriche sono presenti in tante abitazioni e offrono un’alternativa ai termosifoni: ma quali sono i costi (spropositati) del loro consumo?

Stufa elettrica costi energetici (Orizzontenergia.it)

Gli ambienti che non sono predisposti per l’attacco dei termosifoni si devono riscaldare in altro modo. Spesso, si opta per l’acquisto di una stufa elettrica, che offre una valida alternativa sia ai termosifoni che alle stufe a gas, nelle abitazioni più vecchie e non dotate di impianti moderni (e ce ne sono ancora oggi tante). Ma quando si acquista una stufa elettrica, bisogna tener presenti tanti fattori. Il primo di tutti sono i consumi.

Questi apparecchi, infatti, sprecano molta energia per riscaldare l’ambiente. Per questo motivo è sempre meglio comprare modelli moderni, efficienti e a basso consumo. Le stufe elettriche di una volta, infatti, sono fortemente dispendiose a livello energetico. Ci sono zone isolate sul nostro territorio, come alcuni luoghi di montagna, che non hanno l’attacco diretto del gas, e allora diventa quasi obbligatorio l’acquisto di stufe a pellet o di stufe elettriche (o termoconvettori) da affiancare al tradizionale camino.

I costi delle stufe elettriche, valida alternativa ai termosifoni per riscaldare gli ambienti, ma quanto sprecano?

Stufa elettrica consumi elevati (Orizzontenergia.it)

Come accennato, le stufe elettriche sono ampiamente utilizzate da gran parte della popolazione, e si trovano in tantissime abitazioni. Queste sono efficienti e permettono di riscaldare una stanza in breve tempo. Sono perfette per il riscaldamento di bagni o di uffici. Si tratta di una soluzione adatta a soddisfare varie esigenze ma, al contempo, viene fortemente criticata. Le stufe elettriche, infatti, comportano un gravoso dispendio energetico, in certi casi.

In questo periodo storico, data la crisi energetica che affligge l’Europa, è sempre bene evitare sprechi del genere. Tra l’altro, con i costi dell’energia alle stelle, probabilmente mettere in casa una stufa elettrica non è molto conveniente. Tuttavia, c’è chi non ne può fare proprio a meno. Comunque sia, dipende sempre dalla tipologia di stufa che si sceglie. L’importante, come scritto in precedenza, è puntare sull’acquisto di stufe moderne, meno energivore.

In commercio, di stufe elettriche ne esistono una miriade, di qualsiasi tipologia e a qualsiasi prezzo. Esistono le stufe per convezione e quelle per irraggiamento. Le prime permettono di riscaldare l’ambiente grazie al riscaldamento di un conduttore. Queste producono calore in breve tempo, il calore è forte, ma non riesce a diffondersi bene. Insomma, ci si scalda solo se si sta lì accanto.

Le stufe per irraggiamento, invece, sono dotate di ventole, grazie alle quali distribuiscono il calore in tutta la stanza. Dunque, si tratta di apparecchi più efficaci. E poi troviamo la stufa radiatore a olio, adatta per un uso prolungato, oppure le stufe alogena, a infrarossi o al quarzo. Questi sono modelli che contengono gas riscaldato e sono in grado di raggiungere elevate temperature in pochi minuti.

Modelli di stufe elettriche e costi energetici medi da tenere presenti

Infine, esistono i termoconvettori, pratici, facili da utilizzare, comodi e silenziosi. Grazie ai progressi tecnologici, tutte queste stufe, che un tempo consumavano tantissimo, oggi riescono a contenere gli sprechi energetici e consumare meno, tra i 300 e i 2.500 W, in base alla potenza. Ad esempio, tenendo presenti questi consumi medi, diciamo che una stufa elettrica da 1000 W, tenuta in funzione per 4 ore al giorno, consuma 4 kWh.

In base alle quotazioni dell’energia nel mese corrente, significa un consumo di circa 60 centesimi al giorno, quindi una ventina di euro mensili. Si tratta di un consumo ragionevole, che comporta costi inferiori rispetto ad altre fonti di calore. Tuttavia, come accennato, la cosa fondamentale è puntare su stufe moderne e poco energivore, altrimenti i costi mensili potrebbero facilmente raddoppiare o triplicare.

Le moderne stufe a risparmio energetico offrono una soluzione efficace, inoltre, occorre anche riscaldare casa con criterio. Se la stufa viene lasciata accesa tutto il giorno, i costi si moltiplicano, quindi è sempre meglio accenderla nelle ore più fredda della giornata. Certo, in alcuni casi non è fattibile. Se si tiene la stufa accesa tante ore, meglio impostarla al minimo della potenza.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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