Una forte scossa di terremoto, intorno a magnitudo 4, è stata avvertita nel pomeriggio del 14 novembre nelle Marche.
Una scossa di terremoto è stata avvertita nel pomeriggio del 14 novembre, pochi minuti dopo le ore 17, nelle Marche: praticamente in tutta la zona meridionale della regione del Centro Italia, zona nota per essere con una certa criticità sismica, la scossa è stata avvertita dalla popolazione. Un paio d’ore prima, una scossa di magnitudo 3.6 era stata registrata a sei km da Cerami, in provincia di Enna.
Al momento, non si hanno notizie precise rispetto alla scossa di terremoto registrata alle 17.17 nelle Marche e all’energia che questa ha fatto registrare. Le prime stime da parte dell’Ingv inquadrano la scossa in un range di potenza che si aggira intorno a magnitudo quattro della scala Richter. Le segnalazioni arrivate soprattutto via Twitter sono decine e tanta è la paura tra la popolazione, dopo quanto avvenuto negli anni passati.
Proprio a fine ottobre, il Centro Italia aveva ricordato il settimo anniversario delle scosse che colpirono in particolare l’Alto Maceratese e la cittadina di Norcia, e che erano seguite a quella di fine agosto 2016, che ha raso al suolo la zona di Amatrice con decine e decine di vittime. Come evidenziato tante volte e come ribadiamo anche in questo caso, in caso di terremoto, bisogna attenersi ad alcune indicazioni utili.
Sono centinaia le segnalazioni che arrivano in questi minuti per la scossa che si è verificata intorno alle 17.15 di oggi 14 novembre nelle Marche e che ha avuto epicentro nella provincia di Fermo: il comune più vicino all’epicentro, secondo quanto riportato dal sito dell’Ingv, è quello di Montelparo, un centro di circa 800 abitanti dell’Alto Fermano. Oltre alla grande paura, tante le telefonate ai Vigili del Fuoco, alla ricerca di indicazioni.
Secondo quanto si apprende, nell’area intorno all’epicentro del terremoto, ovvero entro i 20 km dall’epicentro, vivono circa 130mila persone, ma la scossa è stata avvertita nitidamente anche in Umbria e fino ai centri di Osimo e al capoluogo di Regione, Ancona, che dista 70 km dall’epicentro e da dove sono arrivate decine di segnalazioni attraverso i canali Twitter.
La scossa è avvenuta con ipocentro ad una profondità di 22 km e al momento la paura della popolazione è soprattutto per possibili repliche. Come noto, non esiste alcun metro per prevedere terremoti, né le possibili repliche, ma come già sottolineato quella in cui è avvenuta la scossa è una zona con una certa criticità sismica, come tutta la dorsale appenninica.
Al momento, dunque, non è assolutamente da escludere che il fenomeno possa ripetersi, sebbene non ci siano state scosse di assestamento, molto comuni in questi casi e con le quali soprattutto le popolazioni più vicine all’epicentro debbono fare costantemente i conti.
Ieri pomeriggio, una scossa di piccola intensità era stata registrata dai sismografi in mare, al largo di Senigallia e Fano. Nessuna segnalazione era arrivata però dagli abitanti delle zone più vicine, che comunque si trovavano distanti dall’epicentro qualche decina di chilometri.