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Green

Passione sci, quello che non ti aspetteresti mai di sapere

Sciare può essere un’attività green e amica dell’ambiente? La risposta è sì: vediamo perché ed in che modo.

Sciare può essere un’attività green (Orizzontenergia.it)

Amanti della neve e delle attività ad alta quota, compresi anche soggiorni e momenti di ristoro, organizzano spesso delle vacanze in montagna. Tuttavia, tantissimi aspetti delle località turistiche invernali non sono propriamente green, seppur apparentemente sembra consentano di sfruttare qualcosa di naturale.

Le installazioni di strutture, la neve artificiale e il traffico della stagione sciistica non sono amici dell’ambiente, non a caso già si intravedono i primi segni di inquinamento e cambiamento climatico sulle piste: si pensi, ad esempio, alle nevicate meno frequenti e consistenti e alle temperature sempre più alte. Questi aspetti devono lanciare un campanello d’allarme e rendere consapevoli gli sciatori del fatto che le montagne vadano preservate per gli anni a venire. Vediamo come un turista dell’alta quota può godersi la sua vacanza senza rinunciare a nulla, pur rientrando nei parametri del green.

Sci e vacanze in montagna: come rendere la vacanza più green

Sciare può essere un’attività green (Orizzontenergia.it)

Per rendere la tua vacanza in montagna più green, è sufficiente compiere scelte amiche dell’ambiente e più consapevoli, senza lasciarsi troppo condizionare da quel che offre e spinge il turismo invernale. Prima di tutto, bisogna prediligere la neve fresca: le scarse nevicate portano molte zone d’Italia a “costruire” scenari di neve artificiale, con conseguente dispendio d’acqua, energia e suolo. Si pensi al fatto che per rifornire di neve artificiale 23.800 ettari di piste, servono ben 600 Gwh, ossia la quantità consumata in media da 130.000 famiglie di quattro persone in un anno. Anche il consumo d’acqua è abominevole: secondo i calcoli della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, si rendono necessari almeno 1000 metri cubi d’acqua per innevare una pista livello base di un ettaro.

Poi, è bene scegliere di viaggiare in treno, la forma di mobilità più sostenibile, non alimentando le già alte percentuali di emissioni di gas a effetto serra causate dal trasporto su strada. Se proprio si rende indispensabile un’automobile, si può pensare al servizio di car sharing. Ancora, è importante fare attenzione al posto in cui si prenota: anche le strutture alberghiere contribuiscono a causare inquinamento e sprechi. E’ bene prediligere strutture ricettive che puntano ad un progetto ecosostenibile, con l’utilizzo di prodotti a km zero, ingredienti naturali nei trattamenti spa e benessere, fonti alternative per la produzione di acqua ed energia.

Così come in città, anche in natura va rispettato il luogo, evitando di gettare spazzatura a terra che possa danneggiare tanto gli ambienti naturali quanto la fauna del luogo. Vanno scelti con consapevolezza gli impianti sciistici, preferendo quelli che si alimentano con energie rinnovabili come quella del Sole, seguendo l’esempio di grandi località turistiche quali Kaprun, nel salisburghese, o Saas Fee in Svizzera che sfrutta fonti idroelettriche locali. Anche il complesso sciistico di San Martino di Castrozza-Passo Rolle è 100% rinnovabile: in Trentino Alto Adige, oggi il 98% degli impianti vanta impianti alimentati con energie provenienti da fonti rinnovabili.

Coloro che non amano sciare o desiderano provare attività diverse, devono tenere a mente che esistono sport invernali che non richiedano particolari attrezzature, permettendo anche di guardare e vivere la montagna da diversi punti di vista: ad esempio, si possono fare escursioni con le ciaspole, lo scii di fondo o il winter trekking. Sono attività che permettono di godere della montagna senza ritrovarsi in mezzo alla folla e senza sfruttare gli impianti turistici.

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