Platinette colpito da un ictus, trovato riverso a terra dalla domestica: ’Fatto testamento’

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha spiegato cosa gli è successo lo scorso febbraio, quando è stato colpito da un’altra ischemia.

Attimi di paura quelli provati da Mauro Coruzzi, in arte Platinette. Il 69enne ha rilasciato una lunga intervista riguardo le sue condizioni e di quello che è successo lo scorso febbraio. Coruzzi è stato colpito da un altro ictus.

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Platinette colpito da un ictus, trovato riverso a terra dalla domestica: ’Fatto testamento’- orizzontenergia.it (Foto: Ansa)

Mauro Coruzzi, classe 1955, è un personaggio del panorama televisivo, lanciato da Maurizio Costanzo, e radiofonico italiano. Nel corso degli anni ha condotto programmi come Platinissima su Radio Deejay, partecipato a trasmissioni televisive come giudice e opinionista e preso parte a due edizioni del Festival di Sanremo. Platinette ha anche pubblicato alcuni libri e inciso dei dischi.

Purtroppo, è stato colpito da due ictus ischemici. E dell’ultimo ne ha parlato molto con il settimanale Di Più, al quale ha spiegato cosa è realmente successo. Di seguito la sua intervista.

Platinette racconta il suo dramma “per ore sono rimasto a terra, senza potermi muovere…”

Platinette ha raccontato cosa gli è successo lo scorso febbraio, quando è stato colpito ancora una volta da un ictus ischemico. La domestica, come ha rivelato il 69enne, è stata fondamentale. Lo ha aiutato “se non fosse stato per lei forse oggi non sarei qui”.

platinette in ospedale
Platinette racconta il suo dramma “per ore sono rimasto a terra, senza potermi muovere…” orizzontenergia.it (Foto: IG @platimauro_o_mauroplati)

Inizia così a raccontare a DiPiù quello che gli è successo “Sono caduto e ho sbattuto la testa. Per ore sono rimasto a terra, senza potermi muovere. Le mie gambe non hanno retto, era come se non le avessi più”. E poi ricorda che “quando ho avuto il primo ictus non riuscivo a parlare. Questa volta invece non riuscivo più a muovermi”. Però ha aggiunto che è sempre stato cosciente.

Un ricordo lucido lo ha di quel bruttissimo giorno: Platinette ricorda molto bene “l’intervento dei medici e la corsa con l’ambulanza in ospedale“. Ancora oggi, Mauro Corizzi fa sia fisioterapia che logopedia, dal momento che ha ancora difficoltà nel pronunciare alcune parole. Al momento, spiega, che “prendo ancora parecchi farmaci. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima”. Questo è quanto ha detto con tutta la sua determinazione.

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha rivelato con grande lucidità e serenità di aver già predisposto tutto per il giorno della sua scomparsa. Senza alcun timore, ha spiegato che, non essendo una persona credente, considera la morte come la conclusione definitiva dell’esistenza, senza un “dopo” spirituale o religioso. Proprio per questo motivo, ha scelto di affrontare l’argomento con molta razionalità.

Per me la morte è la fine di tutto“, ha dichiarato, aggiungendo che ha già espresso il desiderio di essere cremato. E poi ha aggiunto che “dopo il primo ictus, ho pure fatto testamento. Da quel punto di vista è tutto sistemato“. Ha sottolineando il bisogno di sapere che ogni scelta è stata fatta con consapevolezza e nel rispetto delle sue volontà, non lasciando nulla al caso.

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