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Orto

5 curiosità sulla pitaya, il frutto del drago dalla particolare colorazione blu viene coltivato anche in Sicilia

Coltivato anche in Sicilia, ma originario del Messico, questo frutto del drago noto per il colore blu viene conosciuto anche come pitaya.

La pitaya, o frutto del drago, è un frutto davvero affascinante, soprattutto nella sua versione bio siciliana: qui viene coltivata con metodi naturali, rispettando la stagionalità e l’ambiente. Ma cosa la rende così speciale? Per capire di cosa stiamo parlando, bisogna senza dubbio conoscere le origini di questo frutto dalla particolare colorazione blu, la cui provenienza è quella dell’America Centrale, nello specifico del Messico.

5 curiosità sulla pitaya, il frutto del drago dalla particolare colorazione blu viene coltivato anche in Sicilia (OrizzontEnergia.it)

Il suo sapore e le sue proprietà lo rendono unico, ma quello che stupisce molti è come un frutto esotico come la pitaya possa trovare casa in Sicilia: effettivamente, va detto che il clima mediterraneo caldo e soleggiato è perfetto per questa pianta-cactus, che prospera anche lontano dai tropici. Quello che si trova sulla maggiore isola italiana è un mix di varietà, con polpa che può essere viola-rossa, dal colore intenso e naturale, oppure bianca.

Consistenza e gusto della pitaya nella sua versione siciliana

La decisione di coltivare diverse varietà non è solo estetica: permette di ottenere un profilo di sapore articolato e, allo stesso tempo, benefici nutrizionali diversificati. Questa pianta e il suo frutto sono ricchi di fascino e mistero, ma quello che sicuramente rende la pitaya un frutto amatissimo è la sua buccia. Infatti, questa ha scaglie simili a quelle di un drago, e quando la si apre emerge una polpa carnosa e succosa, punteggiata da piccoli semi neri commestibili che danno una croccantezza delicata.

Consistenza e gusto della pitaya nella sua versione siciliana (OrizzontEnergia.it)

La versione siciliana del frutto del drago blu ha un particolare gusto, che è descritto come molto delicato, con note che ricordano kiwi, anguria e fico d’India. Si profila così in questo modo un frutto dal gusto davvero insolito, ma allo stesso tempo davvero raffinato. Sicuramente molto interessanti sono le proprietà di questo frutto: nella varietà con polpa viola-rossa, sono presenti le betacianine, potenti antiossidanti naturali con proprietà antinfiammatorie.

Perché il frutto del drago siciliano fa bene alla salute

Questo è solo uno dei suoi benefici: i suoi pigmenti non solo conferiscono il colore intenso, ma rendono la pitaya un alleato prezioso per contrastare lo stress ossidativo e promuovere il benessere cellulare, proprio perché contengono le ormai famigerate betacianine. Inoltre, la pitaya è ricca di vitamina C, fibre e magnesio, un mix nutrizionale che la rende leggera ma allo stesso tempo altamente benefica.

Perché il frutto del drago siciliano fa bene alla salute (OrizzontEnergia.it)

La pitaya può essere mangiata cruda, tagliata a metà e scavata con un cucchiaino, ma è perfetta anche nei frullati, nelle insalate o in ricette più elaborate, sia dolci che salate. Vuoi capire se quando la stai acquistando è matura? Quando cede leggermente alla pressione delle dita, pur mantenendo una consistenza soda, vuol dire che la pitaya è pronta per essere addentata. Un frutto troppo duro non esprime tutto il suo aroma, quando è troppo molle, è ormai “andato”.

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