Giardino giapponese zen, puoi realizzarlo ovunque. Ti basta solo…iniziare

Tutto sul giardino giapponese zen, tipico orientale, sinonimo di pace e tranquillità. Le dritte per non sbagliare

Giardino giapponese
Foto di Albrecht Fietz da Pixabay

Avete mai sentito parlare del giardino giapponese zen? Si tratta di una vera e propria opera d’arte green tipica della tradizione orientale. Un luogo dallo stile inconfondibile, simbolo di pace e tranquillità, sensazioni che davvero è impossibile non percepire in luoghi del genere. Ne esistono diverti tipi di giardini zen, ognuno con caratteristiche ed espressioni diverse dietro ai quali si nasconde un concetto filosofico diverso.

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Quello tradizionale però è il Karesansui conosciuto anche come “giardino secco”. Proprio questo si sta diffondendo piano piano anche in Occidente. Se anche a te piacerebbe ricrearne uno nel tuo ambiente verde ti spieghiamo come fare, quali strumenti sono necessari e quali sono le dritte per curarlo nei minimi particolari.

Giardino giapponese zen, la guida

Giardino giapponese
Foto di Schäferle da Pixabay

Gli elementi essenziali del giardino giapponese zen sono due: pietre e sabbia bianca. Poi arrivano le piante che non vanno scelte a caso. Queste hanno soprattutto una funzione simbolica perché ogni elemento ha un suo compito e contribuisce alla creazione di un paesaggio vero e proprio. E la stessa cosa vale per tutti gli altri elementi come le l’acqua, la sabbia e le pietre di cui abbiamo detto.

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Ogni elemento ha una sua funzione, non sta lì per caso. Frivolezza e casualità sono concetti che nel giardino giapponese zen non esistono in quanto l’obiettivo principale è creare una sorta di micro mondo ma che non impone confini. Le piante ideali per questo tipo di giardino sono quella di piccole dimensioni perché sono facili da gestire e potare, perché non creano asimmetrie e sovrapposizioni. Sì alle specie sempreverdi: bonsai, aceri, bambù e ginepri sono le più indicate. Per il prato, invece, è il muschio quello che serve e non la tipica erbetta perché deve creare un manto dalle linee morbide e dal verde intenso.

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Sulla posizione delle piante, rispettando la tradizione giapponese, all’ingresso devo esserci le piante di carattere maschile, ovvero il Pinus pentaphylla e Taxus che si intrecciano e formano un arco naturale. Infine, quello che non deve mai mancare in un giardino giapponese zen è il rastrello, l’attrezzo che non solo tiene in ordine ma serve anche per create le linee prospettiche sia nella sabbia che sul prato perché ogni traccia ha un significato.