Arachidi home made, basta poco per gustarle sempre

Non fanno parte della famiglia della frutta secca, bensì delle leguminose: ecco come coltivarle le arachidi in casa e le accortezze da prendere.

Coltivare le arachidi in casa in modo facile
Coltivare le arachidi in casa in modo facile (foto da Pixabay)

A differenza di quanto si pensi, non fanno parte della famiglia della frutta secca, bensì delle leguminose: ecco come coltivare le arachidi in casa e le accortezze da prendere. Vedremo in questo articolo, passo dopo passo, come poter coltivare le arachidi in casa. La prima cosa che dobbiamo fare è procuraci delle arachidi che siano adatte alla coltivazione, quindi che non siano cotte.

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La differenza tra le arachidi cotte e non cotte salta subito agli occhi. Infatti, le arachidi cotte hanno un colore bruno acceso, mentre quelle non cotte hanno un colore panna molto molto chiaro. Trovare in commercio le arachidi non cotte è oggi molto semplice, basta rivolgersi ai negozi specializzati. La preparazione del seme da mettere nel terreno è davvero molto semplice, basterà aprirle come se le stessimo mangiando.

Come preparare l’habitat per le piante di arachidi in casa e far nascere frutti

Preparare l’habitat in cui coltivare l’arachide è anche molto semplice
Preparare l’habitat in cui coltivare l’arachide è anche molto semplice, ecco la pianta (foto da Pixabay)

Volendo, si può togliere la pellicina intorno oppure lasciarla, è indifferente. Preparare l’habitat in cui coltivare l’arachide è molto semplice, infatti, queste non hanno bisogno di particolari cure né esigenze di terreno particolari. Basterà della semplicissima torba di qualità. La cosa che temono le arachidi è il ristagno d’acqua.

Nel momento in cui si andrà a preparare l’habitat di coltivazione, bisognerà riempire i primi due centimetri di argilla. Ciò, appunto, eviterà che si formino dei ristagni d’acqua. I ristagni sarebbero pericolosissimi per le radici. Una volta preparato il terreno, collocate i semi di arachidi su di esso. È importante riporli in orizzontale e non in verticale.

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A questo punto basterà fare un leggera pressione sui semi in modo tale che sprofondino leggermente sul terreno, ma che rimangano comunque visibili esternamente. Dopo otto giorni, noteremo che le arachidi saranno spuntate fuori dal terreno. Dopo due settimane, i germogli saranno completamente spuntati fuori dal terreno e perfettamente formati. Trascorso ancora qualche giorno, noteremo dei germogli alti circa 10 cm, alla cui base saranno spuntati altri piccoli germogli.

Le radici genereranno l’arachide che raccoglieremo e infine mangeremo
Le radici genereranno l’arachide che raccoglieremo e mangeremo (foto da Pixabay)

Trascorsi circa tre mesi dalla messa in dimora, la pianta sarà completamente sviluppata, alta più o meno 30 cm e già in fioritura. Una cosa da notare è che, a differenza di quasi tutte le piante, quella dell’arachide fa i fiori alla base, vicino al terreno, e non all’apice.

Una volta che tutta la parte arborea della pianta sarà completamente secca, sarà arrivato il momento di raccogliere le arachidi vere e proprie che sono sotto al terreno. La pianta delle arachidi è davvero particolare. A differenza degli altri legumi che producono dei fiori e dai fiori stessi producono il legume, la pianta di arachidi fiorisce, ma dai fiori non nasce nulla.

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In realtà, produce delle radici che si inseriscono nel terreno, le quali genereranno l’arachide che raccoglieremo e infine mangeremo. Trascorsi 4 mesi dalla semina verificheremo se nel terreno che contorna le radici si saranno formati i baccelli. Per farlo basterà capovolgere la pianta e spostare la terra per vedere se le nostre arachidi sono mature da mangiare.