Cavolfiore viola: la verdura di nicchia naturale al 100%. Proprietà e controindicazioni

Il cavolfiore viola è una verdura forse non troppo comune in cucina, ma che presenta notevoli benefici. Nel tuo orto, non può mancare. Scopriamo qualcosa in più 

tipologie cavolo
Cavolo impiattato – Pixabay

Ti è mai capitato di sentir parlare del cavolfiore viola? Si tratta di un incrocio tra il cavolo broccolo e quello comune. E’ tipico delle zone del Sud Italia, nello specifico lo si può trovare a Catania. E’ ricco di molteplici proprietà nutritive, ma, non è facile da trovare in commercio. Motivo in più per inserirlo nel tuo orto fai da te. Ormai non serve necessariamente uno spazio di terra, ma puoi coltivare erbe, verdure e piante comodamente dal tuo balcone. Scopriamo qualcosa in più su quest’ortaggio.

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Conosci il cavolfiore viola, tutti i suoi benefici e usi

Cavolfiore viola pezzi
Cavolfiore tagliato – Pixabay

Il colore viola che caratterizza questa verdura non è dato da un qualche intervento dell’uomo, ma è una caratteristica naturale dell’ortaggio.

Definita come una verdura di nicchia, poiché non la si conosce molto e quindi non tutti sanno l’insieme dei benefici che può regalare al nostro organismo. In molti la conoscono soprattutto per il suo colore stravagante.

Viene definito anche come Violetto di Sicilia, luogo in cui lo si coltiva per di più. E’ una crucifera biennale, e rientra tra le verdure tipicamente invernali.

Il colore che lo contraddistingue è dato dalla presenza degli antociani, una tipologia di antiossidanti che possiamo trovare anche nel cavolo rosso e nel vino rosso.

Il nucleo interno ed il gambo sono invece di colore chiaro con delle leggere sfumature lilla. Ma, è essenziale conoscere anche quelli che sono i suoi principi nutritivi.

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Sono presenti vitamine appartenenti al gruppo C ed A, inoltre, consente di assimilare una discreta quantità di fibre. Ma, non finisce qui.

Il cavolfiore viola è ricco anche di acido folico, calcio, potassio e selenio, che unito alla vitamina C svolge un azione rinforzante sul sistema immunitario.

Tutte le verdure che rientrano nella tipologia delle crocifere, anche il cavolfiore, quindi, presentano alti livelli di sostanze fitochimiche che svolgono un azione antitumorale, le quali prendono il nome di glucosinolati.

E’ consigliato anche a coloro che devono ridurre i livelli di colesterolo e regolare quelli della glicemia. Le fibre consentono di limitare e controllare quello che è l’assorbimento dello zucchero nel tratto intestinale.

Data la sua difficile reperibilità, perché non coltivarlo a casa nel tuo orto? Queste piante prediligono il freddo, per questo sono piante invernali.

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Le radici del cavolo sono fittonanti, ovvero di limitata lunghezza e robustezza, per cui il terreno deve essere morbido a tal punto da consentirne lo sviluppo.

Una volta aver recuperato le piantine, mettile a dimora distanziandole almeno di 40 centimetri, se decidi di coltivarne in maggior numero.

E’ bene trapiantarlo alla fine dell’estate, meglio se a ridosso della stagione autunnale. Le infiorescenze sono di circa un chilo e mezzo, potrai raccoglierle trascorsi 3 mesi dal trapianto.

E’ importante dargli acqua in abbondanza, in questo modo crescerà efficacemente. Evita però che si formi ristagno di acqua, opta per un terreno drenante, così eviterai la formazione di muffa alle radici.

Prova a realizzare della pasta con cavolfiore viola. Fai soffriggere aglio e cipolla, aggiungi  50g di mandorle tostate e tritate.

Sfuma con un goccio di vino e cuoci in acqua il cavolfiore fino a quando non sarò morbido. Non buttare l’acqua, ma usala nuovamente per scaldare la pasta.

Aggiungi il cavolfiore nella padella così da insaporire il condimento e una volta pronta la pasta, amalgama tutti gli ingredienti. Vedrai che faville farai in tavola! Un motivo in più per coltivare questa verdura.