Lavori in terrazzo, step by step per godere al massimo della primavera. Non indugiare, inizia a lavorare

La primavera fa capolino, a marzo ci sono un bel po’ di lavori da fare in terrazzo, tra concimazione e protezione da parassiti: ecco come trattare le proprie piante.

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Piante in fila in terrazzo (Pixabay)

La primavera fa capolino, a marzo ci sono un bel po’ di lavori da fare in terrazzo, tra concimazione e protezione da parassiti: ecco come trattare le proprie piante. Il clima cambia repentinamente, il passaggio dall’inverno alla primavera non è mai lineare. Marzo è sempre stato un mese pazzerello, capace di alternare gelo e caldo, inoltre i cambiamenti climatici stanno sconvolgendo ogni equilibrio. Ma quel che è certo è che la primavera sta per arrivare e bisogna accoglierla al meglio.

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Ad esempio, In Italia troviamo due climi differenti, a sud si hanno temperature più miti, e allora, in queste zone, è possibile togliere le protezioni invernali dalle piante. Qui, le piante si possono posizionare all’aria aperta, anche se occorre sempre tenere d’occhio le temperature. Ovviamente, incide anche l’area in cui si vive: per coloro che vivono in zone di montagna è meglio aspettare qualche altra settimana. Al nord la situazione è un po’ diversa. Cosa bisogna fare?

Quali lavori bisogna fare per abbracciare la primavera, come prepararsi

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Bellissima primula porpora (Pixabay)

Nelle zone di montagna, lì dove l’inverno ancora non molla la presa, è meglio aspettare. Ci si può limitare ad arieggiare le piante, o le serre, durante le giornate più calde. Meglio aspettare fine mese, o addirittura i primi di aprile per togliere le protezioni dalle piante. Se non piove da troppo tempo, e ciò è l’ennesimo problema che i cambiamenti climatici stanno portando, occorre irrigare. Il nord Italia, negli ultimi mesi, sta vivendo una siccità tremenda, perciò bisogna evitare che i bulbi delle piante si secchino.

I rami e i fiori secchi o appassiti andrebbero subito eliminati, ma non bisogna concimare, è ancora troppo presto. Le irrigazioni devono essere moderate, mai eccessive, basta una volta o due volte a settimana, sempre che non piova. Il sottovaso non va messo per evitare ristagni. I ristagni, proprio a questo punto dell’anno, sono maggiormente deleteri. Le piante si stanno risvegliando dal letargo vegetativo e non hanno bisogno di essere ”affogate”. Per i primi acquisti di fiori, come ad esempio viole o primule, si deve rinvasare usando terriccio fresco, ricco di humus.

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Per quanto riguarda le erbacee perenni del terrazzo, sarebbe opportuno potare le parti secche, tagliando gli steli rinsecchiti a una decina di centimetri dal terreno. Se, durante l’inverno, foglie e arbusti secchi si sono accumulati in balcone, in giardino o in terrazzo e nei canali di scolo, è bene dare una bella pulita. Le piante hanno bisogno di spazio e di aria per risvegliarsi. Nelle zone più fredde meglio ancora non concimare, visto che le gelate sono sempre dietro l’angolo. Nelle zone più miti, invece, già da metà mese si può ricominciare a concimare.

E per le piante da appartamento? Cosa bisogna fare

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Camelia fiorita in primavera (Pixabay)

Per le piante da appartamento la situazione è diversa. Bisogna rinvasare le piante con le radici lunghe, che magari stanno uscendo dal vaso, e metterle in vasi più capienti. Da metà marzo di può iniziare a concimare, magari utilizzando concimi liquidi, più facili da dosare e meno traumatici per le piante. Le annaffiature devono riprendere lentamente, senza esagerare. Inoltre, è bene pulire le piante, togliere rametti e foglie secche, e pulire l’intera pianta nebulizzando acqua e togliendo polvere e sporcizia depositate sulle foglie.

Una tecnica per eliminare la polvere è quella di passare un panno morbido e accarezzare le foglie, oppure accarezzarle con un pennello dalle setole morbide. Attenzione a eventuali segni di malattie o di attacchi di parassiti. Marzo è un mese delicato e si risvegliano anche i vari parassiti. In questo mese si può ricominciare ad annaffiare anche le piante grasse, le quali devono essere posizionate in una zona fresca della casa. Basta nebulizzare ogni dieci giorni e poi, a fine mese, possono di nuovo essere messe in esterno.

Attenzione all’aumento delle temperature, il caldo risveglia i parassiti, come le cocciniglie. Per le orchidee e tutte le piante che amano l’umidità, fate attenzione al cambio tra freddo e caldo, cercate di mantenere una temperatura costante, senza sbalzi termici e senza cambi tra secco e umido. Vaporizzare ogni giorno può essere una buona abitudine, così come metterle in un vaso con uno strato di ghiaia inumidita.

Le malattie di marzo, come si riconoscono

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Fioritura dell’ippocastano (Pixabay)

Le piante ricoverate in serra, in appartamento o all’aria aperta, possono essere aggredite dai parassiti ed essere soggette a malattie. La primavera porta con sé anche questi problemi non indifferenti. Marzo è il periodo più pericoloso per le malattie fungine, per questo occorre trattare le piante con il rame. Le piante da appartamento sono soggette ad attacchi da parte del ragnetto rosso o della cocciniglia. Con questi bisogna utilizzare prodotti specifici.

Fate caso a eventuali puntini bianchi, muffe o altri segni particolari. Se avete vasi contenenti piante già morte, meglio buttare via l’intera terra, perché sicuramente sarà infestata da parassiti. Nei negozi specializzati trovate ogni tipo di prodotto, da prodotti per la concimazione agli acaricida. Gli ippocastano, ad esempio, sono attaccati dalla minatrice, un insettino che si palesa tra marzo e aprile. Munitevi perciò di un prodotto che contrasti il loro insorgere.

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Anche gli alberi da frutta devono essere trattati con sali di rame. Il trattamento con sali di rame è fondamentale farlo ancor prima che le gemme siano ingrossate ed inizino ad aprirsi. Le cocciniglie attaccano le piante da frutto, meli, peri, peschi, ciliegi, perciò meglio essere preparati ad agire tempestivamente con prodotti a base di dodina. Anche gli afidi sono terribili e bisogna eliminarli con un aficida a base di piretro. Insomma, a marzo di lavoro ce n’è da fare, anche tanto, ma è in questo periodo che si gettano le basi per le buone fioriture e per l’ottimo raccolto.