Spreco alimentare: cosa sappiamo in merito e quali sono le conseguenze per il pianeta

Lo spreco alimentare è un problema serio che colpisce il nostro pianeta e di cui siamo responsabili. Sai a cosa si riferisce e quali sono le sue conseguenze?

Cibo confezionato
Cibo inutilizzato – Pixabay foto di Nicholas Cadwallader

Il cibo inquina. Ma, è un affermazione fin troppo generica per fermarci così. Il cibo inquina, ma solo quello sprecato e che quindi gettiamo perché inutilizzato. Eppure, quel prodotto alimentare fa parte di una lunga catena produttiva che incide con il 35% della produzione di gas serra. Infatti, il settore alimentare è tra quelli più inquinanti, sia per la produzione di gas, ma anche per il consumo di risorse. Oltre all’aspetto produttivo che impatta sull’ambiente, si aggiungono le nostre malsane abitudini le quali contribuiscono allo spreco alimentare.

Aiutiamo il pianeta: stop allo spreco alimentare, puoi con pochi gesti

Cibo spazzatura
Rifiuti alimentari – Pixabay foto di Couleur

Ogni anno, statisticamente parlando, in tutto il mondo si getta più di un miliardo di tonnellate di alimenti. In un primo momento si pensa allo spreco immane di prodotti alimentari.

E pensiamo a questo in relazione a tutte quelle persone che magari non hanno la possibilità di avere del cibo così facilmente a portata di tavolo. La povertà e la fame sono il primo pensiero che associamo allo spreco alimentare.

Ma, in realtà, questa pratica da abolire è un problema anche per il nostro pianeta. Ci sono delle inevitabili conseguenze ambientali.

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Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, anche conosciuta come FAO, sono 1,3 miliardi di tonnellate il complessivo del cibo che gettiamo ogni anno.

Queste perdite hanno delle conseguenze  sull’ambiente, poiché c’è uno sfruttamento perso delle risorse oltre che del sistema funzionale dell’ecosistema, come l’impollinazione.

Inoltre, producono anche inquinamento, il quale oltre a riversarsi sull’ambiente, si rivela decisivo anche per i cambiamenti climatici.

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La relazione con i cambiamenti climatici la si deve alle risorse utilizzate. Il petrolio, ad esempio, è una risorsa che è usata per la produzione ma anche per la distribuzione alimentare.

Gli alimenti che gettiamo, inoltre, vengono interrati nel suolo, impattando sulla qualità della terra e dell’acqua. Oppure, vengono ammassati nelle discariche, dove si decompongono rilasciando gas metano.

Nel momento preciso in cui inutilizziamo degli alimenti, ne compriamo altri che non servono o lo gettiamo semplicemente, sprechiamo un prodotto nato dalla lunga filiera produttiva.

Quindi, sprechiamo l’acqua utilizzata, la fertilità dei terreni e miniamo quella che è la biodiversità del pianeta. E pensare che si è arrivati anche a sfruttare a vuoto 250 km3 di acqua.

Per soddisfare la richiesta di consumo alimentare ogni anno 10 milioni di ettari vengono disboscati per far spazio alle coltivazioni. Eppure, c’è del cibo che non usiamo, ma continuiamo a chiederne sempre di più.

Tutti noi nel nostro piccolo possiamo modificare le nostre azioni per ridurre lo spreco. Un piccolo gesto in supporto di una grande problematica. Il cibo è una risorsa, non possiamo sprecarlo e soprattutto non può diventare un fattore d’inquinamento per la terra.