Potatura dell’olivo in vaso. Marzo è il mese perfetto, i trucchi del mestiere

La primavera sta per irrompere e assieme a lei la ripresa vegetativa. Alcuni alberi e piante beneficiano in particolare del cambiamento stagionale, oggi parleremo della pianta di olivo.

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Oliva (Foto di Ulrike Leone da Pixabay)

La primavera è il periodo della rinascita vegetativa. Le piante e gli alberi da fusto iniziano a beneficiare del calore di raggi più decisi e le gemme approfittano del torpore diffuso per schiudersi. L’atmosfera preannuncia l’esprosione tipica di fiori, colori e profumi ma bisogna prestare attenzione a questo particolare periodo per il mondo vegetale.

Chi possiede un orto o un giardino sa bene quanto sia importante la ripresa promaverile per la crescita delle proprie piante e colture. Il terreno infatti ha bisogno di essere rinvigorito dopo il rigido inverno e provvisto dei nutrienti necessari alle nostre piante. La concimazione primaverile in particolare, è uno step fondamentale da affrontare in questo periodo dell’anno.

L’olivo, tutte le accortezze da mettere in pratica

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Rami di olivo (Foto di Ulrike Leone da Pixabay)

L’olivo è un albero da frutto di provenienza asiatica. Originario dell’Asia minore conosce crescita spontanea in particolare in Siria. Proprio nella costa meridionale dell’Asia minore i greci ebbero modo di conoscere gli enormi benefici e proprietà presentate da questa pianta simbolo di pace, abbondanza e prosperità. Il tempio dedicato a Pallade Atena, ad Atene, venne circondato completamente da ulivi, come a garantirne la pace perpetua.

Appartenente alla famiglia delle Oleaceae, l’olivo è famoso soprattutto per i suoi frutti, le olive, e per le loro proprietà nutritive. L’olio d’oliva non ha bisogno di presentazioni, fondamentale in cucina e anche in cosmetica, viene estratto dalle olive a seguito di un processo di deamaricazione. Con deamaricazione si intende la riduzione dei principi amari tipici delle olive a  causa della presenza di polifenoli.

Ma di cosa ha bisgno il nostro olivo in primavera? Pianta secolare non necessita di cure eccessive ma a marzo, alba della primavera, è bene apprestarsi alla potatura. La potatura primaverile dell’olivo deve precedere la sua fioritura ed è uno step importantissimo da rispettare. Il momento adatto segue anche il clima proprio della zona in cui cresce l’esemplare: le primavere non sono uguali dappertutto.

Esistono poi dei metodi differenti di potatura l’adozione dei quali deve essere valutata in stretta correlazione al tipo di ramo che si sta osservando. Il nostro olivo è infatti costituito nella sua struttura apicale da rami fruttiferi, succhioni, polloni e i rami di prolungamento. Prima di procedere alla potatura è necessario munirsi di forbici adatte disinfettate in precenza.

I polloni sono dei rami che crescono in prossimità della base della pianta, anche direttamente alla radice. I succhioni, similarmente, sono rami che crescono sul fusto della stessa. È importante saperli riconoscere perchè in fase di potatura andranno eliminati facendo attenzione a non scambiarli con altri tipi di ramificazione.

Le piante più giovani di olivo avranno bisogno di una leggera potatura, meno intensa di quella riservata ad esemplari annosi. I tagli da praticare interesseranno dapprima i rami più grandi, poi quelli di dimensione minore. Nel procedere alla potatura partite dall’alto dell’albero per poi scendere via via.

Per chi coltiva l’olivo in vaso è bene sapere che in questo periodo sarà necessario concimare la pianta. Esistono in commercio concimi appositi, l’importante è tenere bene a mente che questo albero necessita di azoto, fosforo e potassio.